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Napoli: “giustiziagiusta” sul magistrato Claudia De Luca che telefonava alla cartomante col cellulare di servizio |
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Mercoledì 05 Giugno 2013 15:47 |
 Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale che il pm di Napoli, Claudia De Luca, per aver effettuato 65 chiamate con il cellulare di servizio, dirette a una utenza '899' riferibile a servizi di cartomanzia, astrologia e previsioni del lotto sarà sottoposta a procedimento disciplinare venerdì prossimo: il pg di Cassazione ne ha infatti chiesto il rinvio a giudizio sottolineando che "per effetto di tale condotta realizzata in violazione delle prescrizioni generali e relative all'uso dei sistemi telefonici dell'ufficio e fonte di danno erariale e' stato disposto dal gestore della rete telefonica il blocco dell'utenza di servizio
per traffico anomalo ed esubero di spesa, con pregiudizio per la reperibilità del magistrato di turno". I fatti risalgono ai mesi tra maggio e ottobre 2003 quando magistrato De Luca svolgeva funzioni di pm alla procura di Potenza. Per questi stessi fatti era già stata sottoposta a processo penale, con l'accusa di peculato, a Catanzaro e condannata a ad un anno e sei mesi per il reato di peculato”. |
Comunità 
Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale che il pm di Napoli, Claudia De Luca, per aver effettuato 65 chiamate con il cellulare di servizio, dirette a una utenza '899' riferibile a servizi di cartomanzia, astrologia e previsioni del lotto sarà sottoposta a procedimento disciplinare venerdì prossimo: il pg di Cassazione ne ha infatti chiesto il rinvio a giudizio sottolineando che "per effetto di tale condotta realizzata in violazione delle prescrizioni generali e relative all'uso dei sistemi telefonici dell'ufficio e fonte di danno erariale e' stato disposto dal gestore della rete telefonica il blocco dell'utenza di servizio
per traffico anomalo ed esubero di spesa, con pregiudizio per la reperibilità del magistrato di turno". I fatti risalgono ai mesi tra maggio e ottobre 2003 quando magistrato De Luca svolgeva funzioni di pm alla procura di Potenza. Per questi stessi fatti era già stata sottoposta a processo penale, con l'accusa di peculato, a Catanzaro e condannata a ad un anno e sei mesi per il reato di peculato”.