Ravenna: “giustiziagiusta” fa fatica a capire le resistenze del ministro PD Josefa Idem |
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Sabato 22 Giugno 2013 17:41 |
Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: “Apprendiamo dalla stampa nazionale che si moltiplicano le iniziative del mondo politico a commento dell’ormai travolgente scandalo che ha colpito il ministro ravennate PD Josefa Idem che, sembre aggirando le leggi vigenti, sarebbe responsabile di abusi edilizi, cambio di destinazione di immobili, mancato versamento di Ici e di
contributi previdenziali, oltre ad altre ipotesi ugualmente poco commendevoli, dalle quali si difende come fece a suo tempo Scajola: “A mia insaputa”, dice. Ma almeno Scajola si dimise. A fronte di attacchi spesso, è vero, strumentali e talvolta beceri da parte di altre forze politiche di opposizione, come Lega Nord e Movimento Cinque Stelle, finora è rimasto minimizzante il governo Letta, mentre nessuna voce si è levata dai partiti di maggioranza PD e PdL. Quest’ultimo non ha interesse a pigiare sull’argomento, dopo aver fatto professione “garantista” per tutti i casi analoghi, mentre appare ben strana la posizione del PD, che finora si era sgolato a reclamare le dimissioni solo degli “avversari” politici, considerati “nemici”, ma mai dei propri aderenti. Adesso che il caso coinvolge una PD glissano e tacciono. Esattamente come facevano con le bandiere della pace contro l’invasione dell’Afghanistan, mentre le tengono ben ammainate su quello che sta avvenendo in Siria. Evidentemente è sempre questa la logica della sinistra: due pesi e due misure. “giustiziagiusta” ha ben altra tradizione di imparzialità ed equidistanza: Scajola doveva dimettersi e si è dimesso, ma perché la Idem non fa altrettanto? Vorremmo offrirgli un consiglio: non insista, non si abbarbichi alla poltrona, rinunci a un incarico che richiede ben altro senso di correttezza. Vada a difendersi dove crede, ma non dallo scranno di ministro. E’ meglio anche per lei, oltre che per il governo Letta di cui ha fatto parte finora, e dello stesso PD che non vuole importunarla. E se anche non glielo ha detto ancora il PD, glielo diciamo noi: guadagni in dignità e stia fuori dalle polemiche”.
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