Napoli: “giustiziagiusta” sui 53 consiglieri regionali campani indagati per peculato nei rimborsi |
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Mercoledì 03 Luglio 2013 15:06 |
Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: “Apprendiamo dalla stampa nazionale che 53 consiglieri ed ex consiglieri regionali della Campania, appartenenti a tutti i partiti rappresentati, sono stati indagati per il reato di peculato per presunto uso improprio dei fondi corrisposti a gruppi consiliari o a singoli consiglieri. Secondo l'ipotesi accusatoria, gli indagati si sarebbero appropriati delle somme
non utilizzandole per spese legate all'attività istituzionale nel biennio 2010-2012. Per quanto riguarda i partiti, secondo l'ipotesi degli inquirenti, i consiglieri del Pdl avrebbero ritirato indebitamente l'89 per cento dei rimborsi, il Pd l'82%, l'Idv il 95%, il Nuovo Psi il 91%, l'Udc il 65%. La somma complessiva erogata nel biennio 2010-2012 è stata quantificata intorno ai due milioni e mezzo di euro. I rendiconti delle spese presentate all’incasso è desolante: vino, dolci, giocattoli, dvd e addirittura tinture per capelli. Tutto pagato con i soldi dei contribuenti italiani. Il Pdl, per esempio, nel 2011 ha speso 3.400 euro per i giornali e 11.000 euro per bar e pasticceria; è di 35 euro lo scontrino di un'enoteca, mentre 190 euro sono serviti per ripianare un furto dalla cassa contanti. Il gruppo del Nuovo Psi ha speso denaro pubblico per giocattoli (9,80 euro), occhiali da vista, farmaci, articoli da regalo e sportivi, Cd, Dvd, sigarette (21,80 euro), abbigliamento (314 euro), prodotti per la cura e l'igiene della persone (203 euro, di cui tre per un flacone di tintura per capelli). Il Pd, sempre nel 2011, ha sovvenzionato tre televisioni private, per un importo complessivo di 14.500 euro, e ne ha spesi altri 3.000 per 'Big Fish', la festa dei giovani democratici che si è svolta a Salerno. Alla società Kidea, che organizza campagne pubblicitarie, sono andati 30.000 euro. Diverso il caso dell'Idv, dove il 95 per cento dei fondi sono stati elargiti direttamente ai consiglieri e dunque il capogruppo non ha potuto giustificare alcuna spesa”.
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