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Home Comunità giustiziagiusta Potenza: “giustiziagiusta” sull’accusa di peculato all’ex assessore lucano del centrosinistra Rosa Gentile
Potenza: “giustiziagiusta” sull’accusa di peculato all’ex assessore lucano del centrosinistra Rosa Gentile PDF Stampa E-mail
Venerdì 27 Settembre 2013 15:10

giustiziagiusta sull accusa di peculato all ex assessore lucano del centrosinistra Rosa GentileDalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: “Apprendiamo dalla stampa nazionale che ognuno ha pagato per sè, ma la fattura l’ha presa Rosa Gentile, presidente di Acquedotto lucano e all'epoca assessore regionale alle infrastrutture, che se l'è fatta poi rimborsare per intero come sua spesa di rappresentanza, con il risultato di aver ”fruttato” il doppio perchè non solo se lo è fatto rimborsare dalla Regione Basilicata, ma ha chiesto anche ai commensali di darle la loro quota (30-35 euro a testa). Si configura così l’accusa di peculato per l’assessore esterno di centrosinistra alle infrastrutture, Rosa Gentile, che faceva la cresta sui pranzi pagati dalla Regione. Un pranzo per 54 persone (tra cui molti dipendenti del dipartimento alle Infrastrutture) costato nel 2011 la somma di 1.620 euro alla Regione Basilicata. Oggi la Polizia giudiziaria ha consegnato a Gentile e ad altri 13 indagati l’avviso di conclusione delle indagini, che riguardano le spese dei gruppi consiliari, dei consiglieri regionali e degli assessori, tra il 2009 e il 2010: tutti sono accusati, a vario titolo, di peculato e falso. Nell’inchiesta, oltre a Gentile, sono coinvolti nove consiglieri regionali di tutti gli schieramenti, un commercialista, due ristoratori e un dipendente della Regione. A quest’ultimo i magistrati hanno contestato anche l’aggravante di aver detto il falso per ”assicurare l’impunità” al presidente del PD della giunta regionale Vito De Filippo (PD). Il governatore nei mesi scorsi – quando l’inchiesta nell’aprile scorso portò agli arresti di due assessori e di un consigliere regionale – fu accusato di essersi fatto rimborsare una somma per l’acquisto di francobolli. De Filippo ha sempre respinto l’accusa spiegando di non essersi mai occupato dell’acquisto di francobolli. Poi De Filippo si dimise provocando, così, lo scioglimento anticipato del Consiglio regionale: in Basilicata si voterà a novembre per eleggere la nuova assemblea. Chissà come voteranno gli elettori lucani, di fronte a simili stupefacenti “investimenti” di pubblico denaro”.

da giustiziagiusta

 

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