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Home Comunità giustiziagiusta Italia: "giustiziagiusta". Allarme sociale dopo gli arresti di un ufficiale e due marescialli della Guardia di Finanza
Italia: "giustiziagiusta". Allarme sociale dopo gli arresti di un ufficiale e due marescialli della Guardia di Finanza PDF Stampa E-mail
Mercoledì 09 Giugno 2010 09:21

Ufficiale e marescialli della Guardia di Finanza arrestati per corruzioneDalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente segnalazione: "Dalla stampa nazionale apprendiamo la notizia secondo cui nei giorni scorsi a Locri in Calabria sono stati arrestati un ufficiale e due marescialli della Guardia di Finanza, insieme a un commercialista di Siderno, con l'accusa di corruzione, falso e truffa aggravate da modalità mafiose. Secondo l'accusa, il commercialista, allo scopo di favorire gli interessi di ditte riconducibili, in alcuni casi, alla criminalità organizzata, si faceva riferire dall'ufficiale e

dai sottufficiali notizie riservate sugli accertamenti fiscali in corso. Gli arresti sono stati eseguiti dalla stessa Guardia di Finanza. Nell'inchiesta, condotta dai finanzieri di Locri e coordinata dal procuratore distrettuale di Reggio Calabria, sono indagate in stato di libertà per truffa e falso altre 61 persone, tra le quali alcuni medici e un carabiniere. L'inchiesta è nata due anni fa dopo alcune strane fughe di notizie dagli uffici della guardia di finanza di Locri. Dopo i primi accertamenti, le indagini degli stessi finanzieri si sono indirizzate verso un uso massiccio di intercettazioni telefoniche, ambientali e videoregistrazioni, mediante le quali il sistema corruttivo è venuto alla luce. Le indagini hanno anche permesso di scoprire un vasto giro di incidenti stradali fasulli posti in essere con la compiacenza di medici che redigevano falsi certificati per danni fisici inesistenti, un carabiniere che eseguiva i rilievi stradali, e periti assicurativi che convalidavano le pratiche. Il giudice per le indagini preliminari, nell'ordinanza di custodia cautelare, ha sottolineato come "non può non evidenziarsi la tempestività con cui le indagini sono state condotte dallo stesso Corpo di appartenenza dei militari indagati". Ben magra soddisfazione, commentiamo noi, poichè i casi che da tempo stanno emergendo dimostrano un fenomeno diffusivo impressionante, che non può non incidere negativamente sul giudizio dell'opinione pubblica, che avverte questi fatti come forte allarme sociale. E' proprio ora di stroncare tempestivamente e con ogni forza i delitti che coinvolgono giudici e forze dell'ordine prima che si inneschino processi sociali di rivolta per questa forma gravissima di malcostume ormai dilagante. La gente invoca sempre più di frequente una "giustiziagiusta".

 

 

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