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Home Comunità giustiziagiusta Isola Capo Rizzuto (KR): “giustiziagiusta” sull’arresto per mafia del sindaco antimafia Carolina Girasole del PD
Isola Capo Rizzuto (KR): “giustiziagiusta” sull’arresto per mafia del sindaco antimafia Carolina Girasole del PD PDF Stampa E-mail
Sabato 01 Marzo 2014 13:58

giustiziagiusta sull arresto per mafia del sindaco antimafia Carolina Girasole del PDDalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: “Apprendiamo dalla stampa nazionale che è stata nuovamente arrestata per mafia il sindaco antimafia di Isola Capo Rizzuto in provincia di Crotone Carolina Girasole, già stata colpita da un provvedimento di arresti domiciliari il 3 dicembre scorso, insieme agli esponenti della cosca di 'ndrangheta della famiglia Arena. In prosecuzione di precedenti indagini della Guardia di Finanza, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, sono stati acquisiti ulteriori elementi sul l'aggiudicazione della gara pubblica per l'affidamento del servizio di raccolta dei finocchi coltivati su circa 39 ettari di terreno oggetto di sequestro e confisca alla famiglia Arena di Isola Capo Rizzuto. Già dalla precedente attività investigativa era emerso in maniera evidente il repentino mutamento d'indirizzo da parte dell'Amministrazione comunale pro tempore di Isola Capo Rizzuto che, in luogo di optare per la soluzione della ''frangizollatura'' dei terreni (soluzione preferita espressamente dall'associazione Libera Terra assegnataria dei terreni), aveva preferito indire la gara per la raccolta e commercializzazione dei finocchi. Dalle indagini era emerso come la gara fosse stata turbata attraverso un prezzo base d'asta irrisorio e la cosca Arena aveva individuato imprese agricole compiacenti, stabilendo anche l'entità delle offerte da presentare, al fine di poterla far aggiudicare ad un proprio prestanome alle migliori condizioni possibili. Il nuovo provvedimento riguarda, oltre al sindaco Girasole, anche il boss Nicola Arena e il figlio Massimo e l'ex assessore comunale all'agricoltura Domenico Battaglia. Eppure il sindaco “antimafia” Carolina Girasole si era candidata per il PD e lo slogan era "E' qui che vogliamo vivere": abbiamo detto non scapperemo. Vogliamo legalità e trasparenza. Ho riattivato i concorsi, il controllo sugli atti. Ci siamo costituiti parte civile per riavere il patrimonio andato ai privati. Abbiamo lottato contro il business dell'eolico, ora il parco è sotto sequestro, uno dei soci era il boss Nicola Arena, è in galera”. Ma queste dichiarazioni non hanno confuso gli inquirenti e il sindaco antimafia è stata ora arrestata due volte per mafia”.

da giustiziagiusta

 

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