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Home Comunità giustiziagiusta Roma: “giustiziagiusta” sui soldi ai detenuti compensativi del disagio carcerario
Roma: “giustiziagiusta” sui soldi ai detenuti compensativi del disagio carcerario PDF Stampa E-mail
Lunedì 24 Marzo 2014 15:29

giustiziagiusta sui soldi ai detenuti compensativi del disagio carcerarioDalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: “Apprendiamo dalla stampa nazionale che il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, intende portare nella sua trasferta europea sull’emergenza carceri, da presentare alla Corte europea dei diritti dell’uomo che sanzionò l’Italia per le condizioni “inumane e degradanti” delle nostre carceri, prevede cose davvero sorprendenti. Il Piano postula l’erogazione di soldi ai detenuti in compensazione delle condizioni disumane in carcere. Per decreto o con apposito disegno di legge da approvare in tempi rapidi, anzi rapidissimi, onde evitare nuove condanne da Strasburgo. Un indennizzo, quantificabile tra i 10 e i 20 euro al giorno, per chi è già uscito dal carcere. E uno sconto di pena, non superiore al 20% per chi, invece, è ancora dietro le sbarre, e poi “paghetta” anche a questi. Non scherziamo. Questo progetto non è condivisibile. La comunità di cittadini onesti non può né deve farsi carico del mantenimento di ex carcerati, né è condivisibile la riduzione ulteriore di pena, dopo tutti gli istituti premiali già attivi. Se la condizione delle carceri è sovraffollata, non è certo colpa dei cittadini onesti, ma semmai dei troppi delinquenti. Pene già irrisorie incentivano la delinquenza, anziché contenerla. Certo, “giustiziagiusta” non condivide l’idea del carcere come “punitivo”, né chiede inasprimenti di pena, ma il carcere non può diventare una barzelletta, con il biglietto di divertimento a carico dei cittadini onesti. E avanza una proposta che non è né punitiva per i carcerati, né punitiva per i cittadini onesti, né carica questi ultimi di ulteriori insopportabili oneri. Se è vero che le carceri sono sovraffollate, si dimezzi la popolazione carceraria rimandando nei paesi di origine i carcerati stranieri. D’altra parte sono venuti da noi come ospiti e ci hanno ripagato delinquendo. Che bisogno c’è che rimangano ancora qui a spese nostre? Rimarrà più spazio per i carcerati che restano a carico della comunità nazionale e le somme risparmiate potranno essere destinate a iniziative di ricollocamento per i carcerati liberati, dopo il regolare sconto di pena. Ma senza la concessione di alcuna “pensione” immeritata da 20 euro al giorno, pari alla pensione sociale con cui devono vivere i “nostri” pensionati onesti. Se il ministro Orlando ritiene il disagio carcerario monetizzabile, quanto pensa che valga il disagio civile di chi paga regolarmente le tasse per mantenere lui e i suoi beniamini delinquenti?”

da giustiziagiusta

 

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