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Home Comunità giustiziagiusta Reggio Emilia: “giustiziagiusta” sull’ex candidato sindaco FI Gabriele Beltrami arrestato per tangenti all’Agenzia delle entrate
Reggio Emilia: “giustiziagiusta” sull’ex candidato sindaco FI Gabriele Beltrami arrestato per tangenti all’Agenzia delle entrate PDF Stampa E-mail
Lunedì 16 Giugno 2014 15:28

giustiziagiusta sull ex candidato sindaco FI Gabriele Beltrami arrestato per tangenti all Agenzia delle entrateDalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: “Apprendiamo dalla stampa nazionale che i carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia hanno arrestato Anna Maria Corsi, funzionaria dell’Agenzia delle entrate in pensione, e Attilio Riga, funzionario ancora in servizio con funzioni ispettive. Sottoposto a misure cautelari anche un politico locale, il 71enne Gabriele Beltrami, ex candidato sindaco di Cavriago con la lista Alternativa civica sostenuta da Forza Italia, che però non è riuscito ad ottenere un seggio in consiglio. Insieme alla moglie Vanna Montanari, Beltrami, che è stato anche dirigente tecnico del Comune e amministratore dell’ospedale di Novellara, è stato raggiunto dal divieto di dimora a Reggio Emilia. Stesso trattamento anche per Giovina Palazzo, un’altra dipendente dell’Agenzia delle entrate, che secondo gli inquirenti era compiacente al sistema. Su tutti e cinque sono accusati a vario titolo di concussione, accesso indebito ai sistemi telematici dell’Agenzia delle entrate e rivelazione di segreto d’ufficio. Secondo gli inquirenti, il ruolo cardine era quello della funzionaria in pensione Corsi, che attraverso le sue conoscenze nell’ufficio fiscale, riusciva ad accedere al sistema informatico dell’Agenzia per individuare gli esercizi in difficoltà o quelli con una situazione a rischio di sanzione, che avrebbero dovuto essere sottoposti a controllo. Beltrami e la moglie avevano poi il compito di convincere i titolari delle attività che rischiavano sanzioni, a risolvere la situazione con mazzette da 10mila euro, in cambio di una verifica pilotata per sanare le irregolarità. In cambio delle somme, divise tra i membri del sodalizio, i dipendenti dell’ufficio incaricato delle verifiche per l’Agenzia delle entrate, chiudevano un occhio e procedevano all’archiviazione della pratica”.

da giustiziagiusta

 

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