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Home Comunità giustiziagiusta Bologna: “giustiziagiusta” sul rinvio a giudizio dell’ex sindaco PD Flavio Delbono per turbativa d’asta
Bologna: “giustiziagiusta” sul rinvio a giudizio dell’ex sindaco PD Flavio Delbono per turbativa d’asta PDF Stampa E-mail
Venerdì 11 Luglio 2014 15:37

Bologna giustiziagiusta sul rinvio a giudizio dell ex sindaco PD Flavio Delbono per turbativa d astaDalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: “Apprendiamo dalla stampa nazionale che la Procura di Bologna ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex sindaco PD Flavio Delbono, l’assessore al bilancio Villiam Rossi, il presidente del Consorzio Cooperative Costruzioni Piero Collina, per l’ex presidente dell’Azienda comunale trasporti ATC Francesco Sutti e altri numerosi dirigenti comunali. Ciò perché nel 2008 il Comune di Bologna aveva bandito per la costruzione della navetta monorotaia Stazione-Aeroporto senza mettere un soldo di tasca propria, ma affidando a un’azienda privata la costruzione e la gestione dell’impianto. La società concessionaria, oltre a costruire, avrebbe dovuto gestire in esclusiva per 35 anni, l’opera recuperando le spese di costruzione con gli incassi dei biglietti. Ma secondo i Pubblici Ministeri coordinati dal Procuratore Capo e dall’Aggiunto, prima della gara d’appalto i direttori del settore comunale Lavori pubblici e della Mobilità, avrebbero cucito addosso al CCC il bando di gara, non inserendo requisiti tecnici indispensabili sia permettendo alla coop rossa CCC, dopo la vittoria nella gara di costituire una società di progetto con ATC: la Marconi Express cui, una volta finiti i lavori di costruzione delle rotaie, CCC avrebbe potuto scaricare tutte le sue iniziali azioni (75%) della Marconi express, e dunque i rischi della gestione, su ATC. L’operazione era stata pattuita con un accordo scritto il 2 ottobre 2008, rimasto “occulto” per molti anni. Nei patti segreti le parti “stabilivano una partnership esclusiva in vista della partecipazione ‘congiunta’ alla gara, con CCC nel ruolo di mandataria, inibendo ad ATC la partecipazione singola o con altre imprese, prevedendo un reciproco scambio di informazioni attinenti alla gara”. Con la partecipazione ‘segreta’ di ATC al bando, CCC, secondo gli inquirenti, poté “presentare una offerta economica apparentemente più conveniente del concorrente, ma che si reggeva sugli accordi occulti con ATC in vista del riversamento a quest’ultima dei rischi di gestione”. Scoperti gli accordi segreti, adesso è partita la richiesta di rinvio a giudizio”.

da giustiziagiusta

 

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