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Home Comunità giustiziagiusta Reggio Emilia: “giustiziagiusta” sugli sviluppi dell’inchiesta sul candidato a sindaco FI Gabriele Beltrami
Reggio Emilia: “giustiziagiusta” sugli sviluppi dell’inchiesta sul candidato a sindaco FI Gabriele Beltrami PDF Stampa E-mail
Martedì 29 Luglio 2014 15:03

Reggio Emilia giustiziagiusta sugli sviluppi dell inchiesta sul candidato a sindaco FI Gabriele BeltramiDalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: “Apprendiamo dalla stampa nazionale che l’inchiesta che un paio di mesi fa aveva portato agli arresti del candidato a sindaco di Forza Italia Gabriele Beltrami insieme a numerosi altri indagati, ha portato a nuovi e sconcertanti sviluppi. Gabriele Beltrami, 70 anni, candidato sindaco alle ultime elezioni amministrative della lista ‘Alternativa civica’ nel comune di Cavriago e la moglie Vanna Montanari, 61 anni,  Giovina Palazzo, 55 anni, originaria della provincia di Salerno, dipendente dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Riga, capo team della funzione ispettiva dell’Agenzia delle Entrate insieme ad Anna Maria Corsi detta ‘Annetta’, 70 anni, principale indagata nell’inchiesta-scandalo che ha travolto l’Agenzia delle Entrate e ipotizzato un presunto giro di mazzette per ‘calmierare’ gli accertamenti fiscali, erano accusati di tentata induzione indebita a dare o promettere utilità. La Corsi e Riga sono indagati anche per rivelazione del segreto d’ufficio e, insieme alla Palazzo, per accesso indebito ai sistemi telematici. Ora la svolta e l’inchiesta si allarga. Le nuove accuse arrivano da Omar Costi (arrestato nell’ambito dell’operazione Octopus, incentrata su presunte frodi fiscali per milioni di euro, ma le inchieste non sono collegate) e dai suoi soci. L’imprenditore — indagato assieme al giornalista tv Marco Gibertini per emissione di false fatture e dichiarazione fraudolenta — questa volte sarebbe però parte offesa. A sua insaputa, infatti, sarebbe stato sottoposto a un controllo ritenuto illegittimo dalla procura: “Ci chiedeva i soldi via sms per non ricevere la visita fiscale». È questo il contenuto della querela depositata questa mattina in procura, nei confronti di Anna Maria Corsi che attraverso le sue conoscenze nell’ufficio fiscale, riusciva ad accedere al sistema informatico dell’Agenzia per individuare gli esercizi in difficoltà o quelli con una situazione a rischio di sanzione, che avrebbero dovuto essere sottoposti a controllo. Beltrami e la moglie avevano poi il compito di convincere i titolari delle attività che rischiavano sanzioni, a risolvere la situazione con mazzette da 10mila euro, in cambio di una verifica pilotata per sanare le irregolarità”.

da giustiziagiusta

 

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