Bologna: “giustiziagiusta” sull’indagato PD Stefano Bonaccini che non molla la candidatura a Presidente regionale |
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Mercoledì 10 Settembre 2014 16:23 |
Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: “Apprendiamo dalla stampa nazionale che permane la situazione di incertezza all’interno del PD emiliano-romagnolo dopo le inchieste della magistratura che, prima, ha condannato il Presidente regionale PD Vasco Errani, tanto che ha dovuto dimettersi aprendo la strada alle elezioni anticipate, e ora ha posto
sotto inchiesta due dei tre candidati alle primarie per la Presidenza: il primo, Matteo Richetti, presidente PD dell'Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna e indagato per peculato, già ieri mattina ha rinunciato alla candidatura. Nel pomeriggio era arrivata la notizia che anche il secondo candidato, favorito, il consigliere regionale e segretario regione PD dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, è indagato anche lui per peculato nell'ambito dell'indagine per le spese “pazze” sostenute dai gruppi dell'Assemblea legislativa e dovrà dimostrare perché ha speso oltre 4.000 euro per pranzi, cene e rimborsi chilometrici per l’attività di consigliere che ha girato per cinque anni nei territori e teneva i rapporti con gli amministratori. Bonaccini, che ricopre anche l'incarico di responsabile Enti locali nella segreteria nazionale di Matteo Renzi, si è immediatamente presentato in Procura della Repubblica e, dopo aver parlato con i magistrati, all’uscita si è recato alla Festa dell’Unità di Bologna: assediato da telecamere e cronisti (invece il pubblico è scarso) Bonaccini ha ribadito la sua intenzione di andare avanti. "In politica la faccia la si mette più quando piove che quando c'è il sole. Io non ho niente da nascondere. Sento di avere la fiducia del Pd Nazionale". Quindi non molla la candidatura”.
da giustiziagiusta |