Firenze: “giustiziagiusta” sul presidente PD della Regione Enrico Rossi indagato per falso ideologico |
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Giovedì 11 Settembre 2014 16:10 |
Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: “Apprendiamo dalla stampa nazionale che non c’è pace per il PD con la giustizia. Del caos scoppiato in casa del PD Emilia Romagna con le polemiche e il ritiro di candidature nella regione più rossa d’Italia, fino a pochi mesi fa guidata da Vasco Errani (dimessosi in seguito a una condanna di un anno per falso), non sembrano affatto preoccupare
Enrico Rossi, presidente PD della Regione Toscana, candidato nuovamente alla guida della Regione per il Partito Democratico, anche in caso di rinvio a giudizio. Il governatore Enrico Rossi, indagato dal 2012 per falso ideologico nell’ambito dell’inchiesta sul “buco” all’Asl 1 di Massa Carrara, non ha nessun tentennamento in vista delle elezioni regionali in Toscana in programma per la prossima primavera, nonostante le polemiche relative all’inchiesta sul maxi “buco” da 300 milioni di euro generatosi tra il 2005 e il 2009 all’Asl 1 di Massa Carrara: “Mi ricandidereri anche se venissi rinviato a giudizio”, ha affermato a margine della seduta fiume del consiglio regionale”. Gli sviluppi dell’inchiesta sull’Asl 1 – ha ribadito Rossi – non influirebbero affatto sulla ricandidatura a governatore: “La magistratura fa il suo compito e credo che ci si debba sottoporre ai giudizi, come già successo per il Parlamento o per esponenti del Governo”. A salire le scale della Procura per denunciare quanto stava avvendendo all’Asl 1 era stato lo stesso governatore: “Ho denunciato la questione alla Procura, all’opinione pubblica, alla Corte dei conti e le indagini svolte hanno dimostrato che i nostri bilanci sono sani. Per il resto tocca alle Procure determinarsi: aspettiamo che decidano quanto opportuno”. Poi la conclusione: “Se la Guardia di finanza facesse le verifiche nelle altre regioni, penso che ci sarebbero anche molte preoccupazioni per il governo Renzi e che non basterebbero 20 miliardi di euro: forse ne servirebbero 25 o 27 per pareggiare le cose rispetto all’Europa”. Cosa ne pensano i vertici del Pd toscano delle dichiarazioni di Rossi? Il segretario regionale Dario Parrini, renziano di ferro, preferisce non commentare. Polemica la consigliera Monica Sgherri del gruppo Rifondazione Comunista: “Rossi ha perso la strada del buon senso, il caso è assai delicato: un ipotetico rinvio a giudizio dovrebbe mettere in discussione la sua ricandidatura. Mi sarei aspettata da parte sua maggiore riflessione e non tutta questa sicurezza”. Il consigliere regionale Marco Taradash (Ncd) punta invece il dito contro “la fragilità della cultura del diritto mostrata da una parte del centrosinistra”. E attacca: “Prima dicevano che a seguito di un intervento della magistratura ci si doveva fare da parte per permettere ai giudici di far chiarezza. Ora sono invece diventati garantisti”.
da giustiziagiusta |