Bari: “giustiziagiusta” sul rinvio a giudizio del consigliere regionale PD Michele Mazzarano per finanziamento illecito |
|
|
|
Mercoledì 17 Settembre 2014 16:13 |
Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: “Apprendiamo dalla stampa nazionale che il giudice per l’udienza preliminare di Bari ha deciso il rinvio a processo per finanziamento illecito al partito e millantato credito di Michele Mazzarano, consigliere regionale del PD in Puglia ed ex segretario dei DS pugliesi. Insieme con Mazzarano è stato rinviato a giudizio per finanziamento illecito ai partiti anche l’imprenditore Gianpaolo Tarantini, già protagonista di altre vicende giudiziarie in cui sono stati coinvolti spacciatori di coca, escort, l’ex premier Silvio Berlusconi e alcuni esponenti della politica locale. I processi a Mazzarano e Tarantini inizieranno a Bari il prossimo 9 e 10 dicembre, mentre un fascicolo per millantato credito è stato trasmesso alla procura di Taranto, perché sulla questione il giudice per l’udienza preliminare barese si è dichiarato incompetente. Le tre vicende risalgono al 2008, quando Mazzarano non era consigliere regionale
ma dirigente del partito e avrebbe illecitamente ricevuto 10 mila euro di finanziamento al partito che Tarantini avrebbe consegnato per il concerto di chiusura della campagna elettorale del PD a Massafra (Taranto) per le elezioni politiche dell’aprile 2008. Il millantato credito, per il quale il giudice si è dichiarato incompetente, riguarda la presunta promessa da parte di Mazzarano a Tarantini di intercedere presso la Asl di Taranto per agevolare una delle società dell’imprenditore nell’aggiudicazione di un appalto: in cambio della promessa di consegna di 50 mila euro. L’altra vicenda per la quale c’è il rinvio a giudizio riguarda la gara da 600 mila euro per il servizio di lavaggio e sterilizzazione della biancheria ospedaliera nella Asl di Taranto. Secondo i pubblici ministeri baresi, Mazzarano avrebbe ottenuto, per il tramite di Tarantini, 60 mila euro da Michele D’Alba, presidente della cooperativa foggiana che si è poi aggiudicata l’appalto”.
da giustiziagiusta |