Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: “Apprendiamo dalla stampa nazionale che dallo scorso febbraio il magistrato antimafia della Procura di Santa Maria Caputa Vetere, Donato Ceglie, poi trasferito a Napoli, è sotto processo a Roma, per concussione per costrizione, violenza sessuale e calunnia. Avrebbe abusato del suo potere costringendo la moglie di un imprenditore, principale imputato di una inchiesta in cui il magistrato era titolare, rinviato a giudizio per un giro malavitoso di smaltimento dei rifiuti e fatto arrestare proprio dal magistrato, a rapporti sessuali promettendo benefici riguardanti il fallimento dell’azienda. Dalle intercettazioni telefoniche risultavano rapporti anche con un altro imprenditore per il quale il magistrato napoletano era intervenuto per cercare di far avere il porto d’armi pur non avendone questi probabilmente titolo. Dietro l’accusa di concussione e violenza sessuale che pesa sul magistrato Donato Ceglie ci sarebbe una storia di presunte relazioni sessuali in cambio di favori con la moglie di uno dei suoi arrestati. Il magistrato Ceglie ha dichiarato di conoscere la donna, ma di averla incontrata solo limitatamente, sempre in circostanze ufficiali e per motivi istituzionali. Non avrebbe ceduto a quelle che per lui sono calunnie e ha denunciato la signora. Ma la Procura di Roma lo ha indagato per calunnia, per aver incolpato la donna “pur sapendola innocente”.

da giustiziagiusta