Pisa: “giustiziagiusta” sui pediatri arrestati per induzione a usare latte artificiale dietro mazzette |
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Venerdì 21 Novembre 2014 15:58 |
Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale la notizia che un manager, cinque informatori scientifici, i rappresentanti dei farmaci per conto delle ditte nelle strutture sanitarie pubbliche e negli ambulatori privati, e 12 medici pediatri, sono 18 le persone finite stamani agli arresti domiciliari nell'ambito di un'indagine dei Nas di Livorno, coordinata dalla Procura di Pisa. Il reato ipotizzato è quello della corruzione: avevano il compito di convincere le neomamme ad allattare i propri figli con latte in polvere, anziché quello materno, ricevendo in
cambio viaggi, smartphone, tablet e televisori. Sono così finiti in manette Michele Masini dirigente d'azienda di 50 anni residente a Limbiate (Monza) e gli informatori scientifici Dario Boldrini 33 anni e Valter Gandini 70 anni entrambi di Pisa, Vincenzo Ruotolo 64 anni di Grottammare (Ascoli Piceno), Gianni Panessa 59 anni di Livorno e Giuliano Biagi 35 anni di Massa. I medici arrestati sono invece i primari Stefano Parmigiani 57 anni residente a Parma, dirigente dell'ospedale del Levante ligure (La Spezia) e Roberto Bernardini 57 anni residente a Calcinaia (Pisa), dirigente dell'ospedale San Giuseppe di Empoli (Firenze), e i pediatri di base Maurizio Petri 64 anni di Cascina (Pisa), Fabio Moretti 61 anni di Chianni (Pisa) con ambulatorio a Pontedera (Pisa), Marco Granchi 61 anni di Pontedera (Pisa) con ambulatorio a Ponsacco (Pisa), Claudio Ghionzoli 63 anni di Pisa con ambulatorio a Cascina (Pisa), Renato Domenico Cicchiello 66 anni di Livorno, Gian Piero Cassano di Lido di Camaiore (Lucca) con ambulatorio a Viareggio (Lucca), Marco Marsili 59 anni di Piombino (Livorno), Roberto Rossi 62 anni di Palaia (Pisa) con ambulatorio a Capannoli (Pisa), Eros Panizzi 61 anni di Peccioli (Pisa) e Luca Burchi 59 anni di Volterra (Pisa). Quello dei “regali” "quale contropartita delle prescrizioni" è un sistema "tristemente e pericolosamente diffuso a livello nazionale e coinvolge, di fatto, l'intero panorama delle case farmaceutiche, presentandosi quali prassi ormai collaudata", scrive il giudice per le indagini preliminari di Pisa. Le società coinvolte nelle pratiche corruttive sono società che “producono latte per la prima infanzia e prodotti per la prima infanzia, che i medici assumono l'impegno di prescrivere nei propri ambulatori o, laddove si tratta di primari ospedalieri, mediante inserimento massiccio nei cosiddetti turni attraverso i quali vengono proposti alle mamme che partoriscono, presso i reparti, le marche dei prodotti da utilizzare, incentivandone in tal modo la diffusione e le vendite". "Si assiste a un vero e proprio assoldamento dei medici - continua il gip - i quali finiscono per 'vendersi' o meglio 'svendersi' alle case farmaceutiche pur di lucrare benefici economici che possono variare da viaggi per loro e per i propri familiari in mete di piacere attraverso simulate partecipazioni congressuali, a contributi per l'allestimento di congressi, a regalie varie, quali costosi elettrodomestici".
da giustiziagiusta |