Eboli (SA): “giustiziagiusta” sulle bollette telefoniche comunali da decine di migliaia di euro a spese dei contribuenti |
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Sabato 22 Novembre 2014 16:19 |
Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale la notizia che il commissario prefettizio del Comune di Eboli (Salerno) ha convocato in ufficio i vertici comunali e avviato un’indagine interna dopo che pochi giorni fa è arrivata una bolletta telefonica da 18mila euro. Si tratterebbe di telefonate a sbafo, tra piani alti e piani bassi dell’ente. I politici chiamano al telefono, i cittadini pagano. Tra i politici spiccano i nomi di due giovani esponenti del centrosinistra. Un
consigliere comunale di una lista civica è costato agli ebolitani 750 euro di telefonate in un mese. Un ex assessore dell’Api non è stato da meno. In un mese, anche lui ha speso quasi mille euro di telefonate. Molte le anomalie riscontrate, poiché risulterebbero ben 16 schede telefoniche senza intestatario nominale, ma l’addebito finale delle telefonate viene comunque pagato dal comune. Uno dei politici degli ultimi anni avrebbe addirittura gestito cinque schede telefoniche, senza mai intestarle a suo nome, ma facendo pagare alla collettività la mole enorme di telefonate. Addirittura qualche politico ha chiamato dall’estero in Italia e dall’Italia all’estero. Fa venire in mente un'altra vicenda accaduta il 1° ottobre 1985, quando un “compagnero” sudamericano in camicia rossa faceva lunghissime telefonate oltreoceano attraverso il numero 15 di prenotazione intercontinentale dal telefono della scuola elementare, incassando poi anche un obolo di 400.000 lire. "E io pago", direbbe Totò”.
da giustiziagiusta |