Roma: “giustiziagiusta” sul rinvio a giudizio del deputato PD Ernesto Carbone accusato di spese irregolari |
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Venerdì 12 Dicembre 2014 16:41 |
Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale la notizia che l’onorevole PD Ernesto Carbone, quello che aveva prestato la sua Smart all’allora futuro premier Matteo Renzi, ora componente della segreteria del PD con delega alla pubblica amministrazione, dovrà comparire davanti al giudice del Tribunale civile di Roma, sezione specializzata in materia di impresa, per l’azione di responsabilità intentata contro di lui
dal Sin Spa, il Sistema informativo nazionale per lo sviluppo dell’agricoltura, sul quale transitano i 6-7 miliardi di finanziamenti europei per le imprese agricole. Alla base della citazione promossa nei confronti del deputato PD dalla società a capitale misto pubblico-privato (controllata dall’Agea, l’Agenzia pubblica per le erogazioni in agricoltura), che Carbone ha guidato tra l’aprile 2012 e lo stesso mese del 2013 come presidente e amministratore delegato, ci sono le presunte “irregolarità riscontrate dal Collegio sindacale per spese non riconducibili a fini aziendali” effettuate con la carta di credito del Sin. Spese per un totale di 23.335,73 euro, quasi la metà (10.732,75) per saldare i conti del ristorante, oltre a viaggi e trasferte (altri 2.964,44), alberghi (1.142,05), noleggio auto con conducente (1.452,29), voli aerei per Londra e la Croazia (4.563,20) e acquisto di biglietti del treno (2.481). “Per talune di queste spese (ristoranti) le giustificazioni” fornite dall’onorevole Carbone, spiegava il cda del Sin “non consentono di qualificarle come spese di rappresentanza”. Poi ci sono i “voli aerei effettuati nei weekend estivi dal giugno ad agosto 2012 verso e dalla Croazia” e quelli “verso e da Londra” tra l’ottobre e il novembre dello stesso anno. Viaggi “difficilmente riconducibili agli scopi sociali”. Per cui nei confronti dell’onorevole è stato formulato l’invito “a provvedere con cortese sollecitudine al rimborso a favore” del Sin delle somme contestate. Sarà ora il giudice a scrivere la parola fine sulla vicenda”.
da giustiziagiusta |