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Home Comunità giustiziagiusta Ischia (NA): "giustiziagiusta" sull'arresto del sindaco PD Giuseppe Ferrandino per tangenti
Ischia (NA): "giustiziagiusta" sull'arresto del sindaco PD Giuseppe Ferrandino per tangenti PDF Stampa E-mail
Lunedì 30 Marzo 2015 16:34

Ischia NA Arrestato il sindaco PD Giuseppe Ferrandino per tangente da 330mila euro sulla metanizzazioneDalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale la notizia che il sindaco di Ischia, Giuseppe "Giosi" Ferrandino del PD, ed altre nove persone, tra cui dirigenti del colosso delle cooperative rosse CPL Concordia, sono state arrestate dai carabinieri del Comando Tutela Ambiente nell'ambito di una inchiesta della procura di Napoli sulle tangenti pagate per la metanizzazione dei comuni dell'isola campana. I reati contestati vanno dall'associazione per delinquere alla corruzione (anche internazionale), dalla turbata libertà degli incanti al riciclaggio, all'emissione di fatture per operazioni inesistenti ed ha portato alla luce, secondo l'accusa, un sistema di corruzione basato sulla costituzione di fondi neri in Tunisia da parte della CPL Concordia con cui retribuire pubblici ufficiali per ottenerne i 'favori' nell'aggiudicazione di appalti. La stipula fittizia di due convenzioni nell'albergo della famiglia, per un totale di 330 mila euro; l'assunzione come consulente del fratello del sindaco e almeno un viaggio in Tunisia: sarebbe stato questo, secondo l'accusa, il "prezzo" pagato dalla CPL per la corruzione del sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino, finito in manette. Secondo l'accusa, il sindaco PD Ferrandino "era diventato una sorta di factotum al soldo della CPL" Concordia che avrebbe fatto "sistematico ricorso ad un modello organizzativo ispirato alla corruzione che li ha portati ad accordarsi non solo con i Sindaci, gli amministratori locali e i pubblici funzionari, ma anche con esponenti della criminalità organizzata casertana e con gli amministratori legali a tali ambienti criminali". In una delle intercettazioni agli atti dell'inchiesta sulle tangenti a Ischia, Francesco Simone, dirigente della CPL arrestato, chiama in causa Massimo D'Alema sottolineando la necessità di "investire negli Italiani Europei dove D'Alema sta per diventare Commissario Europeo" in quanto "...D'Alema mette le mani nella (…omissis…) come ha già fatto con noi ci ha dato delle cose". Nell'ordinanza di custodia cautelare il giudice per le indagini preliminari sottolinea che "per comprendere fino in fondo e per delineare in maniera completa il sistema affaristico organizzato e gestito dalla CPL Concordia, appare rilevante soffermarsi sui rapporti intrattenuti tra i vertici della cooperativa e l'esponente politico che è stato per anni il leader dello schieramento politico di riferimento per la stessa CPL Concordia, che è tra le più antiche cosiddette 'cooperative rosse', ovvero l'On. Massimo D'Alema". La CPL Concordia acquistò "alcune centinaia di copie dell'ultimo libro" di Massimo D'Alema e ha anche sponsorizzato la presentazione del volume "Non solo euro" dell'ex leader del PD a Ischia, l'11 maggio 2014, con l'interessamento del sindaco Giosi Ferrandino, candidato PD alle elezioni europee che risulterà primo dei non eletti con oltre 80 mila preferenze, e oggi arrestato. Per l’occasione la CPL Concordia aveva acquistato "alcune migliaia di bottiglie del vino prodotto da una azienda agricola riconducibile allo stesso D'Alema". Il giorno precedente, sempre a Ischia, "la moglie di D'Alema aveva presentato la sua produzione di vini". Di questo vino, la CPL ne ha acquistate 2.000 bottiglie. E' lo stesso arrestato Francesco Simone, responsabile delle relazioni istituzionali del Gruppo CPL Concordia, ad ammetterlo durante l’interrogatorio: "Confermo – ha detto agli inquirenti - che la CPL ha acquistato 2.000 bottiglie di vino prodotte dall'azienda della moglie di D'Alema, tuttavia posso rappresentarvi che fu Massimo D'Alema in persona, in occasione di un incontro casuale tra me, lui, il suo autista e il presidente (della CPL, anche lui arrestato - ndr) Casari, a proporre l'acquisto dei suoi vini". Il giudice per le indagini preliminari - facendo riferimento ad una intercettazione in cui Simone, parlando con tale Virginia della Fondazione Italianieuropei, diceva che l'acquisto dei libri da parte della cooperativa "è un'eccezione" - annota: "visto il prezzo pagato dalla CPL Concordia per ciascuna delle 2.000 bottiglie di vino acquistate (non si trattata sicuramente di un prodotto da somministrare in una mensa aziendale), si tratta evidentemente di un'altra delle 'eccezioni' cui faceva riferimento lo stesso Simone nel parlare dell'acquisto di libri". Il 20 novembre 2014, in una perquisizione presso la CPL Concordia, gli inquirenti hanno sequestrato tre dispositivi di bonifici effettuati dalla cooperativa in favore della Fondazione Italinieuropei, ciascuno per l'importo di 20 mila euro; nonchè un ulteriore bonifico per l'importo di 4.800 euro per l'acquisto di 500 libri di "Non solo euro" di D'Alema. "Certamente ho rapporti con CPL Concordia, per cui tenni anche una conferenza in occasione della sua assemblea annuale. Ho rapporti con CPL come con altre cooperative e aziende private", dichiara il presidente della Fondazione Italianieuropei, Massimo D'Alema "Dalla CPL non ho avuto alcun regalo ed è ridicolo definire l'acquisto di 2000 bottiglie di vino in tre anni come un 'mega ordine', peraltro fatturato e pagato con bonifici a quattro mesi. Quanto ai libri - prosegue D'Alema - nessun beneficio personale, ma un'attività editoriale legittima, che rientra nel normale e quotidiano lavoro della Fondazione Italianieuropei. Inoltre, i libri furono acquistati per una manifestazione elettorale dedicata ai temi europei, alla quale fui invitato dal sindaco di Ischia, che era candidato del Pd". "Do mandato all'avvocato Gianluca Luongo di difendere la mia reputazione in ogni sede", conclude. Di fronte alla diffusione di queste notizie che lo chiamano in causa direttamente, quindi, l’onorevole PD D’Alema minaccia querele”.

 

da giustiziagiusta

 

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