Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale la notizia che il sindaco di Ischia, Giuseppe "Giosi" Ferrandino del PD, arrestato per il clamoroso scandalo di una mazzetta da 330mila euro per la metanizzazione dell’isola campana, si è dimesso. L’arresto di Ferrandino – primo dei non eletti nelle liste del PD nelle scorse elezioni europee – nasce dall’inchiesta sulla CPL Concordia, la cooperativa rossa emiliana attiva nel settore energia e gas: un colosso da 440 milioni di fatturato nel 2013 e 1.800 lavoratori. Insieme al primo cittadino dell’isola sono finite in manette altre 10 persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere, abuso d’ufficio, corruzione e corruzione internazionale. Ma la clamorosa inchiesta ha avuto altri sviluppo mediatici, che hanno coinvolto l’ex onorevole PD Massimo D’Alema per due partite di suoi libri e di migliaia di bottiglie di vino rosso della cantina di proprietà di D’Alema, acquistate dalla cooperativa rossa a un prezzo non proprio simbolico. Ma D’Alema non ci sta. Non vuole critiche: su di lui non si può: "Scandaloso che io sia finito negli atti. Ferita la mia onorabilità, valuto denunce". "Una vicenda scandalosa. È incredibile diffondere intercettazioni che nulla hanno a che vedere con l'indagine della Procura di Napoli. Lancio un allarme. Chi non ha ruoli istituzionali e non è indiziato di reato non può essere perseguitato in questo modo al solo scopo di ferirne l'onorabilità. Difenderò la mia reputazione in ogni sede. Ho già dato mandato agli avvocati", ha tuonato funestamente irato il PD D'Alema, minacciando liti giudiziarie”.

da giustiziagiusta