Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa regionale che si arricchisce di particolari lo scandalo della gestione dell’aeroporto di Falconara Marittima, che ha travolto la gestione dell’amministrazione di Aerdorica, la società diretta dal Marco Morriale. Nel mirino della Procura ci sono le fatture emesse per pagare servizi di gestione web e pubblicità, ma anche il trasporto di simulatori di volo e l'appalto per servizi di impiantistica e del sistema di illuminazione. All'ex Dg di Aerdorica Marco Morriale, indagato dalla Procura di Ancona per associazione per delinquere finalizzata al peculato abuso d'ufficio e turbativa d'asta, insieme a due imprenditori romani viene imputato di aver fatto in modo che le fatture di regolari commesse comprendessero anche ditte fittizie riconducibili agli amici. In altri casi avrebbe creato veri è proprio appalti su misura per società riconducibili a sue conoscenze che, in cambio, avrebbero a loro volta emesso fatture di lavori inesistenti a favore di società riconducibili a lui. Siti web, campagne propagandistiche, servizi di assistenza a programmi grafica, predisposizione mailing list e pubblicità su quotidiani locali: i pagamenti di questi servizi a volte erano destinati a reali aziende per reali lavori. Ma il grosso di 900mila euro che la società aeroportuale di Falconara avrebbe pagato dal 2009 al 2013 sarebbe stato pompato sui conti correnti di terzi, o meglio di alcune ditte che, secondo la Guardia di Finanza di Ancona, di reale non avrebbero avuto neppure l'indirizzo. Niente sede legale, niente uffici, niente dichiarazioni dei redditi, niente scritture contabili. Ditte fantasma che avrebbero incassato fior di soldi delle casse dello scalo dorico. L'accusa è peculato, dato che sarebbero stati usati soldi pubblici per fini prettamente privati: tutti soldi finiti in conti correnti di Cipro e della Macedonia che, secondo quanto ricostruito dalle fiamme gialle, sarebbero tornati in Italia per l’acquisto della casa di Senigallia comprata da Morriale, sequestrata insieme ad altri 3 appartamenti nella capitale e una barca ormeggiata a Civitavecchia: uno yatcht cabinato a motore di 14 metri del valore di circa 100mila euro. Oltre a ciò, si è aperto anche il capitolo degli appalti truccati, come quello relativo ai simulatori di volo per i quali l'azienda avrebbe speso circa 100mila euro per acquistarli da una ditta di Alghero. Secondo le accuse, l'ex Dg avrebbe creato un appalto su misura per lo smontaggio e il trasporto degli apparecchi, mai usati e finiti ad arrugginire nei magazzini dell'aeroporto per anni. Nel mirino anche l'appalto relativo alla gestione degli impianti e dell'illuminazione: l'Aerdorica ha incaricato una ditta che però avrebbe girato i soldi su un conto corrente svizzero. Ma quando la Finanza ottenne la rogatoria internazionale scopre che quei contanti in realtà erano finiti su un'altro conto svizzero. Tutti giri che per la procura dimostrerebbero la turbativa d'asta al fine di far sparire altro denaro pubblico mediante una associazione di soggetti esterni e interni, come i romani e come Morriale, per dilapidare 1,8 milioni di euro dell'aeroporto”.

da giustiziagiusta