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Bologna: “giustiziagiusta” sul sindaco PD Virginio Merola indagato per abuso d’ufficio |
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Mercoledì 22 Luglio 2015 15:39 |
 Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale la notizia che della Procura ha iscritto nel registro degli indagati per abuso d’ufficio il sindaco PD di Bologna, Virginio Merola. Aveva ordinato il riallaccio delle utenze per gli immobili abusivamente occupati di via De Maria e via Fioravanti e per questo è finito nel mirino della giustizia. Un gesto “caritatevole”, il suo, che però è espressamente vietato dal Piano Casa
del governo. Gli edifici in questione sono un condominio in via De Maria, occupato dal 6 marzo 2014, e l‘ex sede Telecom di via Fioravanti, dove da dicembre vivono decine di famiglie, in maggioranza immigrati stranieri. Su entrambi pende un provvedimento di sequestro, tuttavia non eseguito. Merola aveva spiegato che togliere l’acqua a delle persone, chiunque esse siano, “è contrario ai diritti umani“. La scelta del sindaco fu dettata “dall’urgenza e dalla necessità di tutelare interessi costituzionalmente garantiti dei soggetti vulnerabili, come i minori coinvolti”. La finalità del provvedimento, ribadisce, “era quella di proteggere i diritti fondamentali”. A inizio luglio la Digos era stata in Comune ad acquisire le ordinanze. Ora l’ipotesi a suo carico deriverebbe da una presunta violazione dell’articolo 5 del Piano Casa, varato dall’ex ministro Maurizio Lupi, che vieta l’allaccio delle utenze occupate abusivamente. Potrebbe essere al vaglio degli investigatori anche la posizione dell’assessore al Welfare Amelia Frascaroli, che ha seguito i casi in questione, appoggiando la linea operativa del sindaco. “giustiziagiusta”, che non è mai stata tenera con i politici di qualsiasi colore che finiscono sotto inchiesta della Magistratura, almeno in questo caso deve doverosamente esprimere un forte sconcerto sulla incomprensibilità delle leggi vigenti: troppe, spesso contraddittorie e talvolta addirittura cervellotiche. Augura quindi al sindaco Merola di riuscire a dimostrare in questo caso tutte le sue buone ragioni”.
da giustiziagiusta |
Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale la notizia che della Procura ha iscritto nel registro degli indagati per abuso d’ufficio il sindaco PD di Bologna, Virginio Merola. Aveva ordinato il riallaccio delle utenze per gli immobili abusivamente occupati di via De Maria e via Fioravanti e per questo è finito nel mirino della giustizia. Un gesto “caritatevole”, il suo, che però è espressamente vietato dal Piano Casa
del governo. Gli edifici in questione sono un condominio in via De Maria, occupato dal 6 marzo 2014, e l‘ex sede Telecom di via Fioravanti, dove da dicembre vivono decine di famiglie, in maggioranza immigrati stranieri. Su entrambi pende un provvedimento di sequestro, tuttavia non eseguito. Merola aveva spiegato che togliere l’acqua a delle persone, chiunque esse siano, “è contrario ai diritti umani“. La scelta del sindaco fu dettata “dall’urgenza e dalla necessità di tutelare interessi costituzionalmente garantiti dei soggetti vulnerabili, come i minori coinvolti”. La finalità del provvedimento, ribadisce, “era quella di proteggere i diritti fondamentali”. A inizio luglio la Digos era stata in Comune ad acquisire le ordinanze. Ora l’ipotesi a suo carico deriverebbe da una presunta violazione dell’articolo 5 del Piano Casa, varato dall’ex ministro Maurizio Lupi, che vieta l’allaccio delle utenze occupate abusivamente. Potrebbe essere al vaglio degli investigatori anche la posizione dell’assessore al Welfare Amelia Frascaroli, che ha seguito i casi in questione, appoggiando la linea operativa del sindaco. “giustiziagiusta”, che non è mai stata tenera con i politici di qualsiasi colore che finiscono sotto inchiesta della Magistratura, almeno in questo caso deve doverosamente esprimere un forte sconcerto sulla incomprensibilità delle leggi vigenti: troppe, spesso contraddittorie e talvolta addirittura cervellotiche. Augura quindi al sindaco Merola di riuscire a dimostrare in questo caso tutte le sue buone ragioni”.