Palermo: “giustiziagiusta” sul giudice Silvana Saguto indagata per corruzione |
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Giovedì 15 Ottobre 2015 16:03 |
Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale la notizia che dagli ultimi atti acquisiti nell’inchiesta su Silvana Saguto, l’ex presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale, indagata per corruzione, induzione e abuso d’ufficio, risulterebbe che per tre anni si è rifornita nel supermercato confiscato a Cosa nostra, pagando raramente il conto, e lasciando un debito sospeso pari a 18.451 euro. Il confine tra mafia e antimafia subisce così un ulteriore
colpo. Il conto non pagato della Saguto è stato saldato solo in parte, con un bonifico da diecimila euro e solo negli ultimi giorni dal marito del giudice, Lorenzo Caramma, anche lui indagato nell’inchiesta. Oltre alla Saguto, la procedura di trasferimento è stata aperta anche per gli altri quattro magistrati coinvolti nell’inchiesta e cioè per Lorenzo Chiaramonte e Fabio Licata, entrambi in servizio alla sezione misure di prevenzione, per il pm Dario Scaletta, accusato di rivelazione di segreto, e per Tommaso Virga, ex membro togato del Csm e ora presidente di sezione a Palermo, padre di Walter Virga, da pochi giorni ex amministratore giudiziario dei beni della famiglia Rappa. La Procura, nel frattempo, ha aperto anche un’altra pratica per fare luce sulla gestione dei beni confiscati alla mafia dalla gestione Saguto per verificare la “congruità delle scelte organizzative e il rispetto delle disposizioni tabellari”, e cioè se la gestione del magistrato sotto inchiesta abbia violato le regole anche sul versante degli emolumenti liquidati agli amministratori giudiziari. A questo punto il Consiglio Superiore della Magistratura dovrà decidere quando convocare i cinque magistrati coinvolti dall’inchiesta che imbarazza il mondo dell’antimafia”.
da giustiziagiusta |