Roma: “giustiziagiusta” sull’arresto dell'ex sottosegretario e presidente PD calabrese Luigi Meduri per corruzione |
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Giovedì 22 Ottobre 2015 16:44 |
Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale la notizia che una operazione della Guardia di Finanza, nelle prime ore del mattino, ha portato a dieci arresti, cinque riguardanti dirigenti e funzionari dell’Anas, tre a carico di imprenditori titolari di società aggiudicatrici di appalti, uno nei confronti di un avvocato e il decimo che coinvolge l'ex sottosegretario del ministero delle Infrastrutture e presidente della Regione Calabria Luigi Giuseppe Meduri (PD). Tra l'ipotesi di reato anche il voto di scambio,
oltre alla corruzione sistematica che ha portato ad indagare sulla funzionaria dell'Azienda nazionale autonoma per le strade, Antonella Accroglianò, definita dagli investigatori la “dama nera”, incaricata delle riscossioni. Secondo la ricostruzione degli investigatori, l'ex sottosegretario del ministero delle Infrastrutture e presidente della Regione Calabria Luigi Giuseppe Meduri (PD) da un lato si sarebbe adoperato per mettere a disposizione il suo pacchetto di voti a favore del fratello della 'Dama nera', candidato alla regione Calabria nelle liste dell'UDC, e dall'altro si sarebbe dato da fare per fargli ottenere un importante incarico all'interno di una società partecipata della Regione, sempre dietro richiesta della Accroglianò, dopo il fallimento del fratello alle elezioni. In cambio, l'ex sottosegretario avrebbe chiesto l'assunzione e la riconferma in Anas di due geometri a lui vicini. Meduri, inoltre, avrebbe fatto da intermediario tra la stessa Accroglianò e due imprenditori catanesi - Concetto Bosco Lo Giudice e Francesco Costanzo - che avrebbero ritardato il pagamento di una tangente. I reati contestati vanno dall'associazione per delinquere alla corruzione per l'esercizio della funzione e per atto contrario ai doveri di ufficio, dall'induzione indebita a dare o promettere utilità al voto di scambio. I reati contestati vanno dall'associazione per delinquere alla corruzione per l'esercizio della funzione e per atto contrario ai doveri di ufficio, dall'induzione indebita a dare o promettere utilità al voto di scambio”.
da giustiziagiusta |