Messina: “giustiziagiusta” sull’arresto dell’ex capogruppo PD Paolo David per voto di scambio |
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Giovedì 12 Maggio 2016 16:17 |
Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale che la Procura di Messina ha disposto stamattina l’arresto per 35 persone, 26 finite in carcere e 9 ai domiciliari. I reati contestati vanno dall’associazione mafiosa allo spaccio di stupefacenti e hanno colpito numerosi esponenti dei clan mafiosi. Ma a spiccare nella lista delle persone arrestate è, però, il nome di Paolo
David, ex capogruppo del PD in consiglio comunale, dove è stato eletto con più di millecinquecento voti. David è il braccio destro di Francantonio Genovese, l’ex segretario del PD siciliano eletto alla Camera dei Deputati nonostante fosse stato incluso nella lista dei parlamentari impresentabili esaminata dal comitato dei garanti del PD. Arrestato a sua volta per associazione a delinquere e truffa nel maggio del 2015, l’onorevole Genovese ha deciso di saltare il fosso, abbandonando il partito. Una decisione ovviamente replicata dalla sua corte di fedelissimi vassalli, fatta di deputati regionali, consiglieri comunali e di quartiere: tra questi anche David, che aveva già conquistato gli onori della cronaca quando era finito coinvolto dalla “Gettonopoli” messinese. Secondo gli inquirenti, l’ex capogruppo del PD era riuscito a partecipare ad una riunione di commissione del consiglio comunale per appena venti secondi, intascando ovviamente l’intero gettone di presenza. Una sciocchezza rispetto all’accusa di voto di scambio che gli viene contestata adesso nel provvedimento di custodia cautelare emesso dal giudice per le indagini preliminari, su richiesta dei sostituti procuratori. Secondo gli inquirenti, “esponenti delle cosche mafiose, in correlazione con personaggi del mondo politico locale ostacolavano il libero esercizio del diritto di voto per le consultazioni elettorali regionali, politiche e comunali che vanno dall’ottobre 2012 al giugno 2013”.
da giustiziagiusta |