Roma: “giustiziagiusta” sulla richiesta di arresto del senatore di GAL Antonio Stefano Caridi per 'ndrangheta |
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Mercoledì 03 Agosto 2016 16:37 |
Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale la notizia che la Giunta per le Immunità del Senato ha detto sì alla richiesta di arresto nei confronti del senatore di GAL, Antonio Stefano Caridi, sollecitata dai magistrati di Reggio Calabria. Dopo due giorni di dibattito infuocato, il provvedimento è passato a maggioranza all'esame del Senato. A favore dell'arresto del senatore di GAL (Grandi Autonomie e Libertà) che sostiene il governo Renzi, in linea con la relazione del presidente della Giunta delle immunità Dario Stefano, si
sono schierati i senatori del M5S, del PD, della Lega. Hanno votato contro i commissari di Forza Italia, Idea e GAL. Non ha partecipato ai lavori D'Ascola di NCD. Un verdetto per nulla scontato, arrivato dopo due giorni di dichiarazioni al vetriolo, veti, accuse pesanti e difese in extremis. Adesso, per Caridi la battaglia si sposta nell’aula del Senato. Il presidente Pietro Grasso, che da ex capo della Direzione Nazionale Antimafia ha seguito la genesi dell'inchiesta Mammasantissima, non ha fatto mistero dell’intenzione di accelerare l’esame dell’autorizzazione a procedere. Per la Distrettuale di Reggio Calabria, Il senatore Caridi – finito al centro dell'inchiesta Mammasantissima– sarebbe uno degli strumenti "riservati" usato per piegare le istituzioni ai voleri dei clan. Di tutti i clan. A costruire la sua carriera politica – è l'ipotesi del pubblico ministero – è stata infatti la direzione strategica della 'ndrangheta, livello ancora in parte inesplorato in cui élite delle 'ndrine e massoneria si fondono, per dare vita a uno straordinario grumo di potere. Che non si limita alla Calabria. Perché la cupola riservata della 'ndrangheta sarebbe solo parte di un organismo più grande – e ancora sconosciuto – che rappresenta tutte le mafie. I pentiti la chiamano "commissione nazionale", "Cosa unita" o "Cosa nuova". E, secondo quanto messo a verbale nell'ultimo anno da diversi collaboratori di giustizia calabresi, siciliani, pugliesi e milanesi, da decenni coordina le strategie criminali delle mafie in tutta Italia e non solo, grazie a "riservati" come il senatore Caridi”.
da giustiziagiusta
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