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Home Comunità giustiziagiusta Napoli: “giustiziagiusta” sui 69 arrestati consiglieri e sindaci di tutti i partiti per camorra e appalti truccati
Napoli: “giustiziagiusta” sui 69 arrestati consiglieri e sindaci di tutti i partiti per camorra e appalti truccati PDF Stampa E-mail
Giovedì 16 Marzo 2017 16:04

Napoli giustiziagiusta sui 69 arrestati consiglieri e sindaci di tutti i partiti per camorra e appalti truccatiDalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale le notizia che la Procura della Repubblica di Napoli, nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti truccati per favorire il clan dei Casalesi, ha emesso 69 misure cautelari. In manette, oltre al consigliere regionale NCD Pasquale Sommese, ex assessore alle Risorse umane al Turismo e ai Beni Culturali durante la Giunta Caldoro, l’ex consigliere regionale UDC Angelo Giancarmine Consoli attuale coordinatore del partito di Casini a Caserta e vari amministratori. Tra questi il sindaco di centrodestra di Aversa (Caserta) Enrico De Cristofaro ex presidente dell’ordine degli architetti di Caserta e Nicola D’Ovidio, sindaco di centrosinistra di Riardo; ai domiciliari sono finiti l’ex sindaco PD di Pompei Claudio D’Alessio, l’ex sindaco PD di San Giorgio a Cremano Domenico Giorgiano, Raffaele De Rosa (PD), fratello del sindaco di Casapesenna, l’ex sindaco di centrosinistra di Casapulla (Caserta) Ferdinando Bosco, l’ex sindaco di Forza Italia di Alife Giuseppe Avecone. Fra gli arrestati anche la Soprintendente dei Beni Culturali di Napoli, Adele Campanelli, oltre a varie figure di spicco sia in ambito professionale che nella malavita. La complessa operazione è scattata ieri dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli che hanno dato esecuzione ad un'ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica. Si indaga sulle mani della camorra sugli appalti pubblici in Campania grazie alla complicità di un gruppo di colletti bianchi in grado di truccare le gare. Sono almeno 18 i bandi modificati dal 2013 al 2015, per un valore complessivo di 20 milioni di euro, alcuni dei quali per favorire imprenditori ritenuti vicini ai Casalesi del clan Zagaria. Per gli inquirenti, l’ex assessore Sommese è colui che garantiva l’erogazione dei fondi regionali, impegnato a garantire il finanziamento di alcuni lavori in cambio di somme di denaro o sostegno elettorale. In alcune circostanze, inoltre, Sommese ha indicato espressamente il nome dell’imprenditore che doveva eseguire i lavori, attivandosi poi per l’erogazione dei finanziamenti. Secondo l’accusa, nelle commissioni di gara sono state inserite persone vicine all’ingegnere Guglielmo La Regina indagato per concorso esterno in associazione mafiosa e considerato personaggio centrale nell’inchiesta, che poi veicolavano gli appalti alle ditte segnalate in cambio di promesse di denaro da corrispondere a sindaci e funzionari degli enti appaltanti. Le 69 persone destinatarie di misure cautelari dovranno rispondere – a vario titolo – di accuse gravissime: si va dalla corruzione alla turbativa d’asta, fino al concorso esterno in associazione mafiosa”.

da giustiziagiusta

 

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