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Home Comunità giustiziagiusta Lonate Pozzolo (VA): “giustiziagiusta” sull’arresto del sindaco FI Danilo Rivolta per concussione
Lonate Pozzolo (VA): “giustiziagiusta” sull’arresto del sindaco FI Danilo Rivolta per concussione PDF Stampa E-mail
Martedì 16 Maggio 2017 16:07

Lonate Pozzolo VA giustiziagiusta sull arresto del sindaco FI Danilo Rivolta per concussioneDalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale le notizia che il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Busto Arsizio (Varese) ha ordinato l'arresto del sindaco di Lonate Pozzolo (Varese), Danilo Rivolta, 56 anni, eletto nel 2014 con Forza Italia. L’ordinanza è stata eseguita dai carabinieri di Varese. Sotto inchiesta sono finiti anche il fratello, Fulvio Rivolta, e la compagna del primo cittadino, Orietta Liccati, attuale assessore all'urbanistica del Comune di Gallarate (Varese) ed ex dipendente del Comune di Lonate. Mentre per il sindaco Rivolta è stata applicata la detenzione in cella, i magistrati hanno disposto gli arresti domiciliari per il fratello del sindaco e per due imprenditori, mentre la compagna e altri due imprenditori hanno l'obbligo di firma. Secondo gli inquirenti, il sindaco, con delega all'Urbanistica e all'Ambiente, avrebbe favorito il fratello architetto, titolare di uno studio di progettazione, e gli altri imprenditori indagati. Le indagini, dicono i carabinieri che hanno portato avanti il lavoro d'indagine insieme con gli uomini della Guardia di finanza di Varese, hanno accertato che Rivolta "abusando della sua funzione di primo cittadino, favoriva l'attività del fratello, titolare di un noto studio di progettazione immobiliare, e di altri imprenditori locali". Le accuse a vario titolo sono tentata concussione, abuso d'ufficio e corruzione. A dare il via alle indagini, nel febbraio del 2016, è stata una dirigente della polizia locale che ha denunciato continue pressioni da parte del sindaco perché non reprimesse abusi edilizi sotto la minaccia che le sarebbe stato tolto il comando. In altra occasione le era stato imposto di intervenire su due suoi sottoposti che avevano denunciato il fratello del sindaco, progettista e direttore dei lavori, per irregolarità in un capannone industriale. Minacce che si sono poi concretizzate perchè dal primo gennaio 2017 non le è stato rinnovato il contratto e, al suo posto, è stato nominato un commissario assunto ad hoc, personalmente individuato dal sindaco Rivolta”.

da giustiziagiusta

 

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