Roma: “giustiziagiusta” sull’onorevole AN Gianfranco Fini indagato per riciclaggio |
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Lunedì 29 Maggio 2017 16:08 |
Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale le notizia che il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (Sico) della Guardia di Finanza ha disposto il sequestro a carico dell’onorevole AN Gianfranco Fini di un milione di euro relativo a due polizze vita del valore di 495 mila euro ciascuna, nell'ambito dell'indagine che ha portato in carcere l'imprenditore Francesco Corallo e nella quale lo stesso Fini è indagato per concorso in riciclaggio. Il sequestro è scattato in seguito all'indagine che già aveva portato, il 13 dicembre 2016, all'arresto di Francesco Corallo e dei suoi presunti sodali Alessandro La Monica, Rudolf Theodoor, Anna Baetsen, Arturo Vespignani e Amedeo Laboccetta, accusati di essere promotori e partecipi di un'associazione a delinquere a carattere transnazionale dedita ai reati di peculato, riciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Il profitto illecito, una volta depurato, sarebbe
stato impiegato da Corallo in attività economiche e finanziarie ed in acquisizioni immobiliari che hanno visto il coinvolgimento di membri della famiglia Tulliani, a loro volta indagati per riciclaggio e reimpiego e già destinatari, lo scorso 14 febbraio, di un provvedimento di sequestro del valore di 7 milioni di euro. Secondo gli inquirenti il sequestro di oggi trova fondamento nella "centralità progettuale e decisionale" assunta da Fini nella vicenda. Il 10 aprile scorso, quando era stato sentito dai magistrati della Procura di Roma per concorso in riciclaggio, Gianfranco Fini aveva negato ogni coinvolgimento, "frutto delle false dichiarazioni rese da Amedeo Laboccetta (ex parlamentare, ndr) e delle millanterie di Giancarlo Tulliani (il cognato, ndr) nei confronti suoi e della sorella Elisabetta, per accreditarsi con Francesco Corallo", il 're delle slot'. Secondo gli inquirenti il sequestro di oggi trova fondamento nella "centralità progettuale e decisionale" assunta da Fini nella vicenda”.
da giustiziagiusta |