Latina: L’eurodeputato della Lega Adinolfi indagato per voto di scambio politico-mafioso |
|
|
|
Martedì 13 Luglio 2021 17:37 |
L'europarlamentare della Lega, Matteo Adinolfi, è indagato per scambio elettorale politico-mafioso nell’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari di un imprenditore del settore dei rifiuti e un suo collaboratore. Polizia e Carabinieri hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare del Giudice per le Indagini Preliminari di Latina, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Roma, nell’ambito
dell’indagine in cui si è accertato l’intervento illecito di Raffaele Del Prete, titolare della Del Prete srl, azienda attiva nella raccolta e trasporto di rifiuti urbani, in occasione delle elezioni comunali del 5 giugno 2016. Gli inquirenti hanno ricostruito il pagamento dela somma di 45mila euro in tre tranche a membri del clan Di Silvio. In cambio di ciò, Del Prete assicurava l’aggiudicazione di almeno duecento voti ad Adinolfi, coordinatore della Lega in provincia di Latina e attuale deputato al Parlamento di Bruxelles, allora capolista candidato al consiglio comunale nella lista “Noi con Salvini”, nei quartieri di influenza criminale del clan. “Quanto sta emergendo dall’inchiesta della Dda sulle elezioni amministrative per il Comune di Latina con i relativi arresti è un quadro preoccupante“, dice la senatrice PD in Commissione antimafia Monica Cirinnà. “Confidiamo nell’attento lavoro della magistratura, ma se le accuse venissero confermate ci troveremmo di fronte ad un pericoloso voto di scambio che vede coinvolti politici della Lega, imprenditori e mafiosi". “Le notizie che questa mattina arrivano da Latina sono preoccupanti. Se dovessero essere confermate le accuse della Procura ci troveremo di fronte ad un quadro grave ed inquietante, che porterebbe alla luce un rapporto tra clan mafiosi e rappresentanti della Lega. A prescindere da come finirà la vicenda, ad ottobre ci sarà un importante appuntamento amministrativo, l’augurio è che tutte le forze politiche facciano attenzione ai propri candidati e, soprattutto, ai loro rapporti”, scrive in un comunicato il vice segretario del PD del Lazio Enzo Foschi.
da giustiziagiusta |