Dall’Italia: Verminaio giudiziario |
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Martedì 28 Settembre 2021 17:55 |
L’ANM Associazione Nazionale Magistrati, con il presidente Giuseppe Santalucia e il segretario Salvatore Casciaro, ascoltati in commissione Giustizia alla Camera nel corso dell’esame dello schema di decreto legislativo per il recepimento delle disposizioni della direttiva UE 343/2016 sul “rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione di innocenza“, varato dal Consiglio
dei ministri all’inizio di agosto. Un provvedimento che proibisce agli inquirenti di fornire notizie sui procedimenti in corso al di fuori di cornici formali quali le conferenze e comunicati stampa, e solo in casi eccezionali. Vi si impone a chi comunica di non “indicare pubblicamente come colpevole la persona sottoposta a indagini o l’imputato fino a quando la colpevolezza non è stata accertata”. Si tratta di una norma assai vaga la cui violazione potrebbe essere impugnata in giudizio, portando a pubbliche rettifiche o richieste di risarcimento danni. Limitare la comunicazione di Pubblici Ministeri e forze dell’ordine alle conferenze stampa e solo in casi di “rilevante interesse pubblico”, è un'”ingessatura eccessiva“, una “formalizzazione che può essere lesiva del bisogno di una corretta informazione“, hanno argomentato il presidente e il segretario del sindacato delle toghe. Certo che in un periodo in cui esplodono a ripetizione vicende che tirano in ballo i magistrati in scandali sempre più clamorosi che la stampa definisce "verminaio giudiziario", la presa di posizione dell'Associazione Nazionali Magistrati appare quantomeno discutibile.
da giustiziagiusta |