Dall’Italia: Verminaio giudiziario |
|
|
|
Lunedì 18 Ottobre 2021 17:23 |
Nuovi clamorosi sviluppi quotidiani dello scandalo che travolge parte della magistratura e che la stampa definisce "verminaio giudiziario". L’ex Giudice per le Indagini Preliminari di Bari, Giuseppe De Benedictis, è tuttora agli arresti in carcere e comparirà davanti al giudice per l’udienza preliminare, come anche Chiariello, il prossimo 26 novembre per quattro episodi di corruzione dei quali sono accusati, per aver scarcerato, secondo la tesi dell’accusa, tre pregiudicati e un avvocato foggiano. De Benedictis ha ottenuto i domiciliari per gli episodi di corruzione, ma resta detenuto in carcere perché nelle settimane successive gli fu notificata una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere dopo il rinvenimento di un arsenale da guerra occultato in una villetta nel Barese che – secondo la Procura di Lecce
guidata da Leonardo Leone De Castris – è di sua proprietà. La Giudice per le Indagini Preliminari che conduce l'inchiesta, Giulia Proto, definì l’armamentario come una “montagna” di armi simile “all’arsenale di una cosca di mafia di altissimo livello” e l’ex giudice – e un suo presunto complice – come “autentici trafficanti”. Ed è stato disposto un nuovo vincolo su circa 1,1 milioni di euro che vennero trovati in casa del figlio del penalista Giancarlo Chiariello quando il 24 aprile venne arrestato nell'ambito dell'inchiesta per corruzione dell'ex Giudice per le Indagini Preliminari di Bari, De Benedictis: secondo l'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, l'ex giudice intascava mazzette in cambio di scarcerazioni di pregiudicati difesi dal legale Chiariello.
da giustiziagiusta |