Dall’Italia: L’ex parlamentare europeo PD Renato Soru a giudizio per il fallimento de “L’Unità” |
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Lunedì 05 Settembre 2022 16:31 |
Renato Soru, ex eurodeputato PD ed ex governatore DS della Regione Sardegna, è stato rinviato a giudizio per il fallimento del quotidiano l'Unità, fondato da Antonio Gramsci, con le accuse di bancarotta per distrazione e dissipazione. Il processo è stato fissato per il prossimo 13 febbraio 2023. L'ex governatore
della Sardegna compare nel procedimento per il suo ruolo di socio, dal 2008 al 2015, nella gestione del giornale comunista. Con queste accuse il Giudice per le Indagini Preliminari di Roma ha deciso di rinviarlo a giudizio nell’ambito del procedimento relativo al fallimento del quotidiano l’Unità. Secondo l’accusa Soru avrebbe trasferito azioni di sua proprietà, per un valore di quasi 3 milioni di euro, tra due società che in tempi diversi hanno controllato il giornale fondato da Antonio Gramsci. Operazioni finanziarie definite dai magistrati inquirenti “prive di una valida ragione economica”, utili solo ad alterare i bilanci e creare futuri crediti a suo favore. Nel 2003, dopo anni di contatti informali con i DS, Renato Soru era entrato in politica alla guida della Regione Sardegna per il centrosinistra e alle elezioni del 2004 aveva conquistato il 50,13% delle preferenze, divenendo Presidente della Regione. Il 20 maggio 2008 Renato Soru acquistò l'Unità, ma presentò poi le dimissioni da Presidente della Regione il 25 novembre 2008, a causa della mancata approvazione della legge urbanistica regionale. Si ricandidò per la coalizione di centrosinistra alle elezioni regionali anticipate del 2009, ma venne sconfitto. Nel maggio 2014 si candidò ancora alle elezioni europee con il PD e venne eletto con 182.687 preferenze, superando addirittura la capolista Caterina Chinnici, tanto che il 26 ottobre 2014 divenne segretario del Partito Democratico in Sardegna. Il 5 maggio 2016, dopo la condanna di primo grado a tre anni per evasione fiscale dal Tribunale di Cagliari, si dimise da segretario regionale del PD e si sospese dal gruppo dei socialisti e democratici del Parlamento Europeo. Non si ricandidò quindi alle elezioni europee del 2019. Il 5 settembre 2022 è stato rinviato a giudizio nel procedimento relativo al fallimento del quotidiano L’Unità.
da giustiziagiusta |