Dall’Europa: Si allarga lo scandalo dei sacchi di soldi alla vicepresidente UE e compagni socialisti |
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Martedì 13 Dicembre 2022 17:57 |
Nazional-socialisti greci, nazional-socialisti italiani, nazional-socialisti belgi, tutti insieme a fare bisboccia internazional-socialista con sacchi e sacchi di soldi in mazzette di piccolo taglio, da 20 e 50 euro, altro che POS e bancomat. Non c'è limite allo schifoso scandalo che sta travolgendo l'istituzione europea: arresti e manette a sorridenti (fino all'altro giorno) campioni di "impegni" nazionali e internazionali all'insegna del garofano rosso. Come il vestito della Vicepresidente del Parlamento Euroleo, la socialista greca Eva Kaili al centro dello scandalo. Nell'inchiesta "qatargate" (come ormai
la chiama la stampa internazionale, sono stati sequestrati 750mila euro in contanti al padre di Kaili e 17mila a casa dell'eurodeputato PD-Articolo 1 Antonio Panzeri. Il denaro era contenuto in alcune valigie che il padre dell'eurodeputata greca stava trasportando al momento dell'arresto. 600 mila euro si trovavano nelle valigie in possesso del padre, mentre il resto sarebbe stato trovato nell'abitazione dell'eurodeputata. L'autorità ellenica per l'antiriciclaggio, nel frattempo, ne ha congelato tutti i beni, mentre l'europarlamentare si trova agli arresti insieme a Panzeri, al compagno Francesco Giorgi e Niccolò Figà-Talamanca. Sono state disposte perquisizioni anche nell'Europarlamento. Nel mirino dell'Autorità c'è anche una società immobiliare di recente costituzione nel quartiere ateniese di Kolonaki, che sarebbe stata creata dall'eurodeputata 44enne e dal suo compagno italiano. Altre perquisizioni sono state effettuate fra ieri sera e oggi in abitazioni a Milano e in provincia riconducibili ad Antonio Panzeri e alla sua famiglia dalla Guardia di Finanzia, in esecuzione di un ordine di investigazione europea nell'inchiesta di Bruxelles per associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio per favorire Qatar e Marocco, che hanno portato all'arresto fra gli altri dell'ex europarlamentare ora socialista Panzeri, della figlia, della moglie e della vicepresidente socialista del Parlamento Europeo. Le congiunte di Panzeri, Maria Dolores Colleoni e Silvia Panzeri, moglie e figlia dell'ex eurodeputato Antonio Panzeri, sono state fermate venerdì nell'abitazione di famiglia a Calusco d'Adda (Bergamo) e poi poste ai domiciliari. Da quanto si è saputo, sono stati sequestrati supporti informatici, documenti e una somma in contanti in euro di 17mila euro, che si aggiungono ai 500mila già trovati nella sua casa di Bruxelles. Ammonta invece a oltre un milione e mezzo di euro il totale delle banconote trovate dalla polizia belga nelle perquisizioni alle abitazioni di Antonio Panzeri e dell'ex vicepresidente dell'Eurocamera Eva Kaili, entrambi agli arresti per il Qatargate. Nel domicilio di Kaili viveva anche Francesco Giorgi, anche lui agli arresti. Il computo comprende anche i contanti trovati nella valigia che il padre di Kaili aveva con sé mentre stava lasciando un albergo di Bruxelles. Ora l'ex Vicepresidente socialista Eva Kaili si trova nel carcere di Haren, alla periferia nord-orientale di Bruxelles, non lontano dall'aeroporto internazionale di Zaventem. Il carcere di Haren è stato completato appena nei mesi scorsi ed è stato costruito per alleggerire il peso agli altri istituti della città, in particolare quello di St. Gilles e quello di Forest. E' un carcere che può contenere oltre 1100 detenuti e che tra i suoi "ospiti" si trova Salah Abdeslam, l'unico sopravvissuto del commando dei terroristi dell'attentato al Bataclan. La Procura belga non ha confermato se anche gli altri tre arrestati - Antonio Panzeri, Francesco Giorgi, Niccolò Figà-Talamanca - si trovino nella stessa struttura. Tutti e quattro domani sono attesi per la prima udienza preliminare sul Qatargate gli arrestati con l’europarlamentare UE, Antonio Panzeri, il sindacalista Luca Visentini e Niccolò Figà-Talamanca, segretario generale della ong "No peace Without Justice".
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