Dall’Europa: Nel Qatargate “oltre 60 eurodeputati” dei gruppi di Socialisti&Democratici e “partiti di sinistra” |
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Venerdì 16 Dicembre 2022 18:55 |
"Kaili corrotta? Allora è di destra". L'onorevole PD Brando Benifei e la sua farsesca difesa del PD sullo scandalo internazionale che scuote le istituzioni europee e coinvolge pesantemente quel partito in Italia e all'estero. "La posizione del gruppo è dura contro il Qatar", sostiene Benifei ospite della trasmissione "Omnibus" del canale televisivo La7. "La posizione di Kaili – aggiunge – era ultra-minoritaria. Il problema che mi pongo io al massimo è perché l'abbiamo
fatta intervenire, e di questo stiamo discutendo. Quando lei ha fatto quell'intervento nel gruppo si è aperto subito un diabattito. Ci sono rumors abbastanza convincenti che lei stesse passando al centrodestra". A questo punto in studio scoppia la sonora risata di Alessandro Cattaneo (FI): "Ma veramente? Anche Panzeri magari adesso direte che passa al centrodestra. Benifei, guardati allo specchio! E non sarà un belvedere. Se trovate una con le mani in pasta allora dite che è di centrodestra. Scendete dal piedistallo: non avete nessuna superiorità morale". Si cristallizza così la sfrontata capacità di quel partito di usare tutti i sofismi e le peripezie linguistiche per sembrare ciò che non è e che forse non è mai stato. Si è infatti dovuta riunire oggi in tutta fretta, in via telematica, la commissione nazionale di garanzia del Partito Democratico. I componenti hanno deliberato di sospendere cautelativamente Andrea Cozzolino - Europarlamentare alla terza legislatura, un passato prima nel Pci poi nella direzione nazionale del PD - dall’albo degli iscritti e degli elettori del PD, nonché da tutti gli organismi del partito di cui dovesse eventualmente essere parte. Sarebbe infatti lui, l’eurodeputato del PD Andrea Cozzolino, il «terzo uomo» dell’inchiesta belga sul Qatargate, accanto ad Antonio Panzeri e Francesco Giorgi, per il quale si starebbe procedendo per la richiesta di revoca dell’immunità. Nel 2019 avrebbe concluso un accordo per effettuare ingerenze a favore del Marocco in cambio di denaro. Francesco Giorgi ha confessato infatti di aver gestito i contanti in una organizzazione usata da Marocco e Qatar per interferire e condizionare affari europei. Sempre Giorgi avrebbe anche detto di sospettare che Marc Tarabella e Andrea Cozzolino, europarlamentari socialisti, hanno preso soldi tramite Antonio Panzeri. Negli ultimi interrogatori Francesco Giorgi, l’ex assistente di Antonio Panzeri che lavorava per l’eurodeputato del PD Andrea Cozzolino, ha confessato agli inquirenti belgi, guidati dal giudice belga Michel Claise, di far parte di un’organizzazione utilizzata dal Marocco e dal Qatar per condizionare i processi decisionali dell’Unione europea. E il suo ruolo era quello di gestire i contanti fra europarlamentari socialisti. E tutti e tre sarebbero stati in contatto con la Dged e con Abderrahim Atmoun, l’ambasciatore del Marocco in Polonia. Si intuiscono nuovi clamorosi sviluppi.
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