"giustiziagiusta": sui giudici in tv ha ragione il ministro Alfano |
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Mercoledì 09 Dicembre 2009 18:42 |
Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente segnalazione: "Registriamo positivamente la dichiarazione odierna del ministro della giustizia on. Angelino Alfano, che ha detto, riferendosi ai giudici "Meno tv e più presenza in procura". Il ministro della giustizia, Angelino Alfano, ha voluto ringraziare il "procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, per il tris di arresti (Raccuja, Nicchi e Fidanzati) con il quale ha tagliato il vertice di Cosa Nostra a Palermo". Questo dimostra, per il Guardasigilli, che "si può battere e
vincere la mafia senza andare in tv o fare convegni. Anzi, lavorando di più in Procura e senza la luce delle telecamere, si arresta qualche latitante in più, quindi - ha concluso Alfano - qualche convegno in meno e qualche latitante in più fa bene al paese". Ha ragione il ministro Alfano. Da sempre siamo convinti che la giustizia giusta non ha bisogno dei clamori della stampa e delle passerelle in tv. Una "giustizia giusta" deve essere indipendente, è vero, ma deve esserlo anche dalla smania di protagonismo di alcuni suoi esponenti e deve esserlo anche dal cosiddetto "quinto potere", quello degli organi di informazione. Una maggiore riserbatezza da parte dei giudici non può che migliorare l'immagine di un corpo che sta scandendo nel giudizio dell'opinione pubblica. I giudici non possono e non devono polemizzare in tv con i politici o con i giornalisti. Devono tenere un comportamento "più sobrio", che nel giudizio della gente è sinonimo di "più serio". E un comportamento "più serio" è incompatibile anche con i troppi casi di giudici corrotti scoperti in questi ultimi anni. E' nell'interesse di tutti avere una magistratura al di sopra delle parti, ma deve guadagnarsi la fiducia perduta con comportamenti seri, rigorosi e irreprendibili. Chi ha il potere di giudicare e condannare gli altri deve per primo essere al di sopra di ogni sospetto e di ogni coinvolgimento. Per dirla alla Alfano: giudici, meno tv e più procura". |