Ostra Vetere: L’infantilismo politico della damnatio memoriae |
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Mercoledì 07 Agosto 2013 21:47 |
Per noi amministrare il paese, a nome e per conto dei compaesani, vuol dire mettersi a servizio di tutti e lavorare per risolvere i problemi urgenti della comunità. Speravamo che anche voi la pensaste così. Invece voi, nuovi amministratori che evidentemente non sapete da che parte incominciare, vi date, sì, un gran da fare, non però a costruire guardando avanti, bensì a distruggere guardando indietro e al passato, cancellando la memoria di tutto quello che c’era prima. E’ una storia vecchia, che ha un nome ancora più vecchio: “damnatio memoriae” in lingua latina significa letteralmente condanna della memoria. Indicava la pena di cancellazione di una persona e nella distruzione di qualsiasi
traccia potesse tramandarla ai posteri. Pena particolarmente aspra, riservata ai nemici di Roma e del Senato, cancellava ogni traccia di una persona come se non fosse mai esistita, ancora più aspra se si considera l'importanza che la società romana dava all'immagine sociale, alla reputazione e all'orgoglio di essere un cittadino romano. Talvolta la pena era seguita anche dalla completa distruzione delle opere realizzate dal condannato nell'esercizio della propria carica e rappresentava una vera e propria morte civile. La damnatio memoriae ebbe addirittura un processo di degenerazione in età imperiale, giungendo a colpire anche dopo la loro morte e persino la memoria degli imperatori spodestati o uccisi. La condanna comportava la cancellazione del nome dalle iscrizioni di tutti i monumenti pubblici, l'abbattimento di statue e monumenti onorari e lo sfregio dei ritratti presenti sulle monete. Subirono la damnatio memoriae, tra gli altri, Caligola e Nerone. Qualcosa di simile sta avvenendo di nuovo anche a Ostra Vetere con la immediata rimozione di immagini e simboli del passato da tutti i luoghi pubblici. Come giudicare questa frenesia? E’ infantilismo politico da mal educati? A noi ci hanno insegnato che “a nemico che fugge, vanno fatti ponti d’oro”, voi invece fate sgambetti e gli tirate dietro anche le scarpe. I vostri maestri, credeteci, vi hanno insegnato male. Così non va. Ve lo dice montenovonostro. |