Memè, come avrai notato, e questo non sarà sfuggito nemmeno ai nostri lettori, dopo il tuo insediamento a sindaco e viste le tue prime azioni di governo, se governo si può chiamare, ti abbiamo invitato con obiettività e lungimiranza a fare il sindaco di tutti e per tutti, nessuno escluso, cercando il consenso ed evitando scontri, contrasti e contrapposizioni politiche; in caso contrario tutto questo avrebbe avuto come conseguenza pesanti ricadute sulla tua immagine. Ti abbiamo suggerito con forza di governare e di non dare l’impressione di comandare, in quanto governare e comandare sono due metodi diametralmente opposti. Ci permettiamo di dire, senza tema di smentita, che non solo non hai ascoltato le nostre sincere quanto scontate raccomandazioni, ma hai addirittura raddoppiato il tuo impegno a smantellare tutto quanto hai trovato sul tuo breve percorso fatto dalla precedente amministrazione. Nel nostro comunicato del 10 agosto ti abbiamo detto in maniera chiara ed inequivocabile che con il tuo metodo di governo avresti provocato la divisione del paese, creando tensioni tra la gente. Ora purtroppo notiamo che il nostro avvertimento aveva valore profetico e che prima o poi sarebbe accaduto quanto temevamo. Ed è sotto gli occhi di tutti che Ostra Vetere sta ora attraversando un momento di grande fibrillazione. Memè, con tutta onestà intellettuale ti invitiamo a non attribuire colpe ad altri per quanto sta accadendo nel paese, perché sono state le tue molteplici iniziative a scatenare questa evidente ondata di malcontento. Memè, con tutta la nostra più sincera benevolenza e senza retorica, prendiamo in prestito un proverbio che è una pillola di antica saggezza popolare e che descrive esattamente la tua posizione e così recita: “chi è causa del suo male pianga se stesso”. Sindaco, ti diamo un consiglio di cuore: incomincia a governare seriamente con atti concreti il tuo e nostro bel paese. Se farai questo ti ringrazieremo e allora avremo trovato il nostro sindaco. Teniamo a precisare che la nostra linea vuole essere, ed è, fuori dai giochi politici di destra e di sinistra. Vuole solo raccontare, senza sconti, quello che succede nel nostro paese.

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