Da tempo la cronaca locale deve occuparsi dei tanti e troppi casi di furti e rapine nelle case e nei negozi del paese e dintorni. La sicurezza dei compaesani è fondamentale in ogni comunità. Sono passati anni dai tempi in cui i nostri nonni e i nostri genitori lasciavano la chiave sulla porta, sapendo che nessuno avrebbe violato le loro abitazioni. Oggi non basta aver tolto la chiave e non basta nemmeno aver sostituito le vecchie serrature con quelle di sicurezza. Non basta più neanche istallare luci supplementari e impianti di allarme: ladri e farabutti entrano tranquillamente in assenza dei proprietari che, tornando a casa, rimangono allibiti di fronte al danno e all’oltraggio. No, adesso i ladri si trasformano in rapinatori e minacciano addirittura i malcapitati nelle loro stesse case, di notte. Può continuare così? Certo che no. Il livello di sicurezza sociale è ormai al limite e diventa urgente individuare una soluzione al grave problema. Le autorità studino come risolvere questa situazione, perché la difesa dell’inviolabilità delle case e negozi, della tutela dei propri beni e soprattutto della garanzia per la propria vita, messa a repentaglio dai troppi delinquenti in circolazione, non può essere affidata alla difesa personale. Se c’è lo Stato (ma c’è più?) prima che succeda qualcosa di grosso in paese, batta un colpo. E' un problema di giustizia.

da montenovonostro