L’inchiesta sui fondi spesi dai gruppi regionali delle Marche pare vicina ad una svolta. Ci era stato sempre detto che le Marche erano un’isola felice in quanto a rigore amministrativo e ci avevamo creduto. Ma ora giungono i primi dubbi. Pare che le cose stiano un po’ diversamente, poiché il Consiglio regionale delle Marche sarebbe finito sotto inchiesta della magistratura per peculato, il reato commesso da un pubblico ufficiale, o dall'incaricato di un pubblico servizio, che si appropria di denaro o di altro bene mobile altrui, affidatogli in ragione delle sue funzioni. Da oltre un anno è in corso un'indagine della magistratura e il Consiglio regionale ha fornito alla Guardia di finanza tutta la documentazione relativa al periodo 2008-2012, che è stata messa a disposizione dell'autorità giudiziaria. Ora si stanno vagliando gli anni delle cosiddette “spese folli”, per le quali erano state messe a disposizione un milione di euro complessivi per il 2011 e il 2012: soldi soprattutto per ristoranti, viaggi, telefoni, persino ritiri spirituali e senza dimenticare la beneficienza fatta con i soldi regionali. La stampa regionale parla di una cinquantina di indagati, ma ancora non sono arrivate contestazioni precise. Staremo, sbigottiti, a vedere come va a finire.

da montenovonostro