Come avevamo anticipato con numerosi comunicati, finalmente “montenovonostro” è riuscito ad ottenere un primo incontro con la Direzione Amministrativa dell’Area Vasta 2 di Fabriano, da cui dipende la sanità nel nostro territorio, compresa l’attività della RSA o Residenza Sanitaria Assistita di Ostra Vetere. O meglio, la ex RSA di Ostra Vetere, perché da quasi un anno non funziona più e non si riesce a sapere né perché e nemmeno chi ne aveva disposto la chiusura. Avevamo chiesto e
richiesto informazioni a partire dallo scorso 1° luglio, ben cinque mesi fa, e c’è voluto solo l’Assessore Regionale alla Salute Almerino Mezzolani a far smuovere chi di dovere. Finalmente oggi c’è stato l’incontro con il Direttore Amministrativo dottor Carelli, che ha ricevuto il nostro referente presso la sede fabrianese, di cui alla fotografia a lato. Era presente anche la dottoressa Mariani, che segue il settore, ed ha partecipato all’incontro anche il Sindaco di Ostra Vetere Luca Memè, che ringraziamo vivamente per aver accolto l’invito a partecipare all’incontro. Di nuovo, grazie. L’incontro è stato piuttosto lungo, quasi un paio d’ore e si è parlato di tanto, seppure non di tutto, a proposito della sanità locale. “montenovonostro” ha prodotto tutta la documentazione in suo possesso per dimostrare che a Ostra Vetere (o meglio a Montenovo) l’ospedale c’è sempre stato da almeno settecento anni (la prima notizia certa risale addirittura al 1342) e ha sempre funzionato a servizio della popolazione fino a quando una sciagurata scelta amministrativa l’ha soppresso negli anni novanta. In parziale compensazione era stata attivata la RSA, ma anche questa è stata chiusa nell’ultimo anno. “montenovonostro” ha ricordato che c’era una volta a Ostra Vetere l’”Ospedale Antonio Canova”, c’erano una volta e funzionavano i reparti di medicina, di chirurgia, di ostetricia, il laboratorio di analisi e il laboratorio radiologico. Certo, erano reparti modesti, ma era sempre meglio del niente che rimane ora. Queste soppressioni sono stati errori gravissimi delle amministrazioni che hanno ridotto così il paese: ci avevano promesso meraviglie e invece ci hanno tolto tutto. Non è stata una buona scelta: non c’è più la medicina, non c’è più la chirurgia, non c’è più l’ostetricia, non c’è più il laboratorio d’analisi, non c’è più la radiologia, non c’è più la RSA. E pensare che, durante i secoli, tanti nostri compaesani avevano rinunciato ai loro beni e capitali per finanziare l’ospedale con le loro donazioni e adesso ogni loro sacrificio appare inutile e misconosciuto. C’è rimasta solo la lapide all’ingresso dell’ospedale che elenca i nomi dei benefattori, ai quali “montenovonostro” vuole tributare un pensiero riconoscente, ricordando le loro buone azioni meritorie fatte in favore di noi tardi eredi che, immemori, ci facciamo amministrare da chi non rispetta nemmeno il sacrifico dei nostri compaesani benemeriti. Torneremo su questo punto, che a “montenovonostro” pare importante e doveroso. Intanto l’Area Vasta 2 ci ha fatto sapere di non esiste alcun atto amministrativo ufficiale di chiusura della RSA. Ma ciò non può essere, poiché un servizio essenziale come quello sanitario non può funzionare o cessare se non con atti formalizzati. Per questo “montenovonostro” ha insistito molto a chiedere di avere copie degli atti amministrativi relativi, affermando che di “chiacchiere” se ne sono fatte e se ne fanno tante, attribuendo colpe della chiusura a destra e manca. “montenovonostro”, però, non segue le “chiacchiere”, ma i documenti ufficiali e quelli chiede di avere in copia, poiché pare difficile pensare che nessuno abbia mosso un dito per difendere strutture essenziali in paese a servizio della popolazione: trent’anni fa l’amministrazione comunale di quegli anni organizzava addirittura pullman per andare a Senigallia a manifestare contro l’USL e impedire la chiusura dell’ospedale. Non è possibile che le attuali amministrazioni si disinteressino dell’argomento. Ci è stato spiegato che in effetti le amministrazioni ultime (le ultime due, quella di destra e quella di sinistra che c’è adesso) avrebbero fatto qualcosa. Quella di destra ha adottato una delibera, la n. 47 del 20 novembre 2012 (che ancora “montenovonostro” non conosce ma che andrà a prendere nei giorni prossimi e poi la pubblicherà). Secondo il Direttore Carelli quella delibera è una bella delibera, dalla quale si capisce che dietro c’è “stoffa”, nel senso che è una delibera sostanziosa e ben fatta, sia dal punto di vista concettuale che formale, meritevole di apprezzamento sia per gli amministratori che l’hanno adottata che per il segretario (in questo caso la segretaria) che l’ha redatta. Ne prendiamo atto e andremo a leggere. Questo per quanto riguarda l’iniziativa dell’amministrazione di destra. Per quanto riguarda l’ultima amministrazione di sinistra, il dottor Carelli ha ricordato come il Sindaco più volte sia intervenuto sull’argomento, lamentando vivamente la situazione, come aveva fatto anche nella stessa mattinata, prima che arrivasse il referente di “montenovonostro”. Infatti il Sindaco era già lì, arrivato ben prima dell’orario fissato dell’appuntamento, forse per preparare il terreno. Benissimo: significa che ha compreso appieno che “montenovonostro” non scherza. Diamo quindi atto anche al Sindaco Memè delle cose che avrebbe detto (non “fatto”, ma solo “detto”, poiché non ci sarebbero atti scritti, che invece interessano “montenovonostro”). Allo stesso modo di come daremo atto all’ex Sindaco Bello di quello che avrebbe “fatto” e che ancora non conosciamo, non appena leggeremo la ormai famosa delibera n. 47 del 20 novembre 2012, elogiata sia dal Direttore Carelli che dal Sindaco Memè. Dopo che l’avremo letta diremo qualcosa d’altro. Anche la dottoressa Mariani ha concordato sull’opportunità di fornire informazioni complete, che attendiamo ancora per un po’. Il Direttore Carelli ha poi detto che la RSA di Ostra Vetere è ancora esistente, non è stata soppressa, anzi è ancora operativa, seppure a Corinaldo. Sorvoliamo sul fatto che tale informazione più che farci contenti, ci provoca un’altra reazione, tuttavia ne sospendiamo il giudizio fino a quando non leggeremo gli atti e le carte che lo stesso Direttore ha promesso di far rintracciare e avere copia entro il termine massimo di un mese. Gli abbiamo risposto che, avendo atteso già cinque mesi, possiamo attendere anche un altro mese, purchè sia l’ultimo.Concludendo, possiamo sintetizzare le informazioni ricevute nell’incontro: la RSA non è stata chiusa dall’ex Sindaco Bello, ma da precedente Direttore Bevilacqua, né il nuovo Sindaco Memè ha potere di riaprirla, come non aveva alcun potere di chiuderla il predecessore ex Sindaco Bello, poiché dipende dalle disponibilità dei finanziamenti regionali necessari per la ristrutturazione dell’immobile. La competenza sui finanziamenti è della Regione Marche e in particolare dell’Assessorato alla Salute, guidato dall’assessore Mezzolani, che comunque dovrà attenersi ai piani decisi in sede politica dalla Regione. Con la promessa di incontraci nuovamente entro la fine dell’anno, la riunione si è conclusa dopo quasi due ore di intensa discussione. Ringraziamo il Direttore dottor Carelli, la dottoressa Mariani e il Sindaco Memè e ci diamo appuntamento, se non prima, almeno per i primi dell’anno nuovo. E che sia una storia nuova.
da montenovonostro |