Ostra Vetere: montenovonostro ricorda l’Anniversario della Costituzione Italiana |
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Mercoledì 01 Gennaio 2014 16:12 |
Dopo che il 27 dicembre 1947 Il Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola aveva promulgato la Costituzione della Repubblica Italiana, la legge fondamentale dello Stato italiano ovvero il vertice nella gerarchia delle fonti di diritto e fondativa della Repubblica italiana pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 298 edizione straordinaria del 27 dicembre 1947, questa entrò in vigore il 1º gennaio 1948. Sono trascorsi ormai 66 anni da allora e in tanti e troppi, in questi ultimi anni, ne hanno invocato prima la riforma e poi l’hanno effettivamente riformata parzialmente. E ancora sono in tanti a volere ulteriori modifiche, ognuna delle quali destinata a “sbrindellare” ulteriormente la già alterata carta fondamentale dello Stato. Abbiamo già visto come vanno le cose negli ultimi tempi: più cambiano e più viene peggio. Adesso si vorrebbe apportare nuove e fondamentali modifiche, come il monocameralismo, la riduzione dei parlamentari e l’elezione diretta del Capo dello Stato. Forse è il caso di riflettere attentamente su queste operazioni, che non sono propriamente irrilevanti. Anzi. Sono foriere di cambiamenti che
destano più di una preoccupazione. Vale allora la pena di sintetizzare gli elementi caratteristici della Costituzioni, di cui molti parlano, ma che non molti conoscono. “montenovonostro” prova a indicare quali caratteri essenziali di essa meritano doveroso rispetto. Essi sono che la Costituzione è: - Votata perché rappresenta un patto tra i componenti del popolo italiano. - Compromissoria perché frutto di una particolare collaborazione tra tutte le forze politiche uscenti dal secondo conflitto mondiale. - Democratica perché è dato particolare rilievo alla sovranità popolare, ai sindacati e ai partiti politici. - Programmatica perché rappresenta un programma (attribuisce alle forze politiche il compito di rendere effettivi gli obiettivi fissati dai costituenti, e ciò attraverso provvedimenti legislativi non contrastanti con le disposizioni costituzionali). Ma ci sono anche altri elementi a caratterizzarla: la preponderanza di organi elettivi e rappresentativi; il principio di maggioranza ma con tutela delle minoranze (anche politiche); processi decisionali (politici e giudiziari) trasparenti e aperti a tutti; ma soprattutto il principio di sovranità popolare (articolo 1, comma 2). Il tipo d'organizzazione statale tracciato dal Costituente è quello dello Stato sociale di diritto che, per garantire eguali libertà e dignità a tutti i cittadini, si fa carico di intervenire attivamente in prima persona nella società e nell’economia. Se davvero è così, “montenovonostro” si chiede come si concili con questi caratteri fondativi costituzionali l’alterazione dell’impalcatura statale con la soppressione di una delle due Camere, il progressivo proliferare di enti intermedi non immediatamente elettivi e, soprattutto, l’abolizione dell’ente costituzionale rappresentato dalla Provincia. “montenovonostro” teme che a furia di cambiare per il solo gusto di cambiare, senza riflettere, si commetteranno altri e più gravi sconquassi che renderanno ancora più ingovernabile la cosa pubblica rispetto al già troppo elevato livello di ingovernabilità che la storia di questi due ultimi anni dimostra. Allora è meglio chiamare tutti a raccolta per difendere la Costituzione da ulteriori manomissioni.
da montenovonostro |