Non sappiamo chi ti ha scritto il comunicato stampa sulla nostra petizione per la RSA, anche se lo immaginiamo bene, perchè la mano è inequivocabile. Però avresti fatto meglio a non far buttare sul tavolo quella provocazione. Infatti giudichi la petizione a sostegno della richiesta di conoscere gli atti sulla chiusura della RSA come “inopportuna”. Ti ricordiamo che l’iniziativa è nostra e non ha bisogno della tua valutazione di opportunità, pur con tutto il rispetto per la tua funzione di Sindaco. Lascia a noi giudicare se la nostra petizione è opportuna o no. Abbiamo capito bene che secondo te non andava fatta. E infatti non la vuoi firmare. Se fosse stato per te, nessuno avrebbe dovuto farla. Ma ci vuoi spiegare perché? Perché non dovremmo “disturbare” il “guidatore”? Ti metti dalla parte del “controllore”? Non si può disturbare chi, da fuori, fa e disfa le cose del nostro paese senza rendere conto a nessuno e senza essere importunato per questo? Siccome tu non vuoi disturbare i “tuoi”, allora nemmeno noi dovremmo farlo, secondo te. Ma perché ci tieni così tanto alla vita tranquilla dei “tuoi” referenti? Nessuno deve importunarli, perché tu non vuoi. Ma perché? Perché ti metti a difendere chi non difende il diritto dei compaesani a sapere la verità? E pensare che proprio tu avevi scritto nel tuo programma elettorale che nutrivi tanto ardentemente “la speranza che la comunità possa riavvicinarsi alla cosa pubblica e che il cittadino si riappropri del suo ruolo attivo”? Parole tue, papali papali, proprio come le avevi scritte tu nel tuo programma elettorale. E proprio per quelle parole ti avevamo addirittura elogiato! E adesso ci dici che è “inopportuno”? Quando venisti a Fabriano, pensavano che eri venuto a difendere la RSA e il diritto dei compaesani a sapere la verità. Per questo ti avevamo elogiato una seconda volta. Ma non sarà, per caso, che “inopportuna” non era la nostra petizione, ma solo la richiesta di farla firmare anche a te? Cioè, in altre parole, sei sempre d’accordo che siano i compaesani a muoversi per sapere, purchè non tirino di mezzo anche te, che non vuoi essere coinvolto in queste faccende? Allora Memè, ci dici perché vuoi che i compaesani si impegnino, se poi non li sostieni? Non sarà per caso che fai come diceva quel tizio che si copriva la bocca con la mano e diceva all’amico “Vai avanti te, che a me mi viene da ride”? Bell’esempio di coraggio! Vuoi che siano i compaesani a levare le castagne dal fuoco senza che si bruci anche il tuo “zampino”. No, non era per “idealismo” quello che avevi scritto sul tuo programma. Era solo per “opportunismo”.

da montenovonostro