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Ostra Vetere: Il Comune sbaglia la TARES e “montenovonostro” vuole sapere di chi è la colpa PDF Stampa E-mail
Lunedì 10 Febbraio 2014 21:47

Il Comune sbaglia la TARES e montenovonostro vuole sapere di chi è la colpaNei giorni scorsi è arrivata in tutte le case dei contribuenti del paese la notifica della TARES da pagare con la seguente lettera: “Comune di Ostra Vetere (provincia di Ancona) Comune d’Europa. Settore Bilancio e Programmazione Economica. Servizio Tributi. TARES "semplificata" - ANNO 2013. Gentile Contribuente, le ricordiamo che con l'Art. 14 del Decreto Legge 6 Dicembre 2011, (convertito dalla Legge n. 214 del 22.12.2011 e ss.mm.ii.) è stata introdotta, a decorrere dal 1° gennaio 2013 la TARES, Tassa Sui Rifiuti e Servizi, in sostituzione della Tassa Rifiuti Solidi Urbani (TARSU). Il Comune di Ostra Vetere, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 28 del 28/11/2013 ha recepito tale normativa, disciplinando con apposito Regolamento l'applicazione della TARES sul proprio territorio. Ai sensi dell'art. 44 del sopracitato Regolamento e limitatamente al solo anno 2013, il Comune di Ostra Vetere, con deliberazione di Giunta Comunale n. 49 del 21/11/2013, in applicazione delle disposizioni di cui all'art. 5, comma 4-quater, del D.L. 102/2013 (Disposizioni in materia di TARES) che consentono di gestire la TARES "con modalità semplificata", ha determinato le tariffe sulla base dei criteri previsti e applicati nel 2012. Questo Avviso di pagamento, pagabile entro il 31/01/2014, è riferito al conguaglio della tassa, calcolato sulla base delle dichiarazioni presentale dai contribuenti e depositate presso l'ufficio tributi. Alle superfici già utilizzate per l'applicazione della TARSU, vengono applicate le tariffe deliberate per l'anno 2013. Su tale importo, grava anche il tributo provinciale pari al 5% della TARES”. A questo proposito “montenovonostro” sa bene che tasse e tariffe, per quanto odiose, sono un dovere cui nessun cittadino rispettoso degli ordinamenti può sottrarsi. Potremmo sbizzarrirci quanto vorremmo sulla differenza concettuale tra tasse e tariffe e sui loro rapporti di “peso” (le tasse “pesano” sui redditi e quindi chi più guadagna è giusto che più paghi, ma le “tariffe” pesano in termini egualitari senza sottilizzare sulla differenza di reddito e quindi “pesano” di più, intollerabilmente di più, su coloro che purtroppo hanno un reddito basso. Ecco perché si dovrebbero “limitare” le tariffe, lasciando “gravare” le tasse, seppure con ogni moderazione perché sono già troppe). Dopo questa doverosa premessa, tuttavia, “montenovonostro” non può tacere sulla gravità di alcuni aspetti della imposizione TARES a Ostra Vetere. Il Consiglio Comunale ha deliberato il 28 novembre scorso sulla base di una decisione adottata dalla Giunta pochi giorni prima, il 21 novembre, ma gli uffici hanno impiegato oltre due mesi fino al 27 gennaio 2014 per spedire l’accertamento che, essendo giunto il giorno dopo 28 gennaio, ha lasciato solo 3 (diconsi tre) giorni di tempo per il pagamento. Ci domandiamo se questo è il modo di “intimare” un pagamento, già odioso di per sé senza bisogno di aggiungerci l’intimatoria imprescindibile scadenza più che ravvicinata. Peraltro risulta a “montenovonostro” che alcuni contribuenti hanno ricevuto la lettera addirittura fuori dei termini. A questa assurdità, se ne aggiunge un'altra. La lettera che alleghiamo riporta un numero civico del destinatario errato. Tutti sanno che Poste Italiane chiede la completezza e precisione dei destinatari e può esimersi dal recapitare la corrispondenza in caso di indirizzo incompleto o errato. Stavolta le Poste non hanno esercitato una occhiuta selezione e hanno ugualmente inoltrato al giusto destinatario la lettera, seppure sbagliata. Ma se, invece, le Poste avessero recapitato la lettera all’indirizzo indicato e quindi a un destinatario sbagliato, il vero contribuente nemmeno avrebbe saputo dell’odioso onere a suo carico. Allora qualche domanda sorge spontanea: dati e recapiti anagrafici e catastali dei contribuenti sono depositati in Comune; come fa allora il Comune a sbagliarli nell’indicazione del contribuente destinatario? Di chi è la colpa dell’errore? Perché nessuno controlla? E’ lecito intimare un pagamento a “tamburo battente” entro tre giorni o addirittura “dopo i fuochi”? E se questa è la TARES cosiddetta “semplificata”, cosa sarà mai quella più “complicata”? Dopo nove mesi di “gestione” (ops, stavamo per scrivere “gestazione” o “gesticolazione”) come è stato possibile ridurre il Comune già in questo stato? Aspettiamo pazientemente le risposte.

da montenovonostro

 

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