Ostra Vetere: Il PD cappuccetto rosso ha fatto davvero una cosa sinistra: si è staccato la spina da solo |
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Giovedì 13 Febbraio 2014 22:26 |
Il PD, più che il Partito Democratico, sembra essere il Partito Dimissionatico della sinistra italiana e ha fatto davvero una cosa sinistra: si è staccato la spina da solo. Caratterialmente portato a chiedere sempre le dimissioni a tutti, stavolta è riuscito a chiederle anche al capo del suo stesso governo, confermando che la pratica delle dimissioni è proprio sinistra. E come nelle favole di cappuccetto rosso, forse spera che “tutti vissero felici e contenti” o forse “io speriamo che me la cavo”. Veramente non pare che sarà proprio così, viste le prime reazioni sconcertate della stampa nazionale e internazionale, degli altri partiti e viste le reazioni anche all’interno del PD. Il segretario nuovo di zecca del Partito Dimissionatico ha tracciato il solco della nuova storia verso il sol dell’avvenire e della rossa primavera che verrà. E la direzione nazionale del PD, con 136 voti su 154, ha approvato la mozione del segretario
cappuccetto rosso per decretare la fine del governo Letta, presidente eletto nella veste di vicesegretario del PD dopo le dimissioni, appunto, dell’ex segretario Bersani. Nonostante Cuperlo, sconfitto nelle primarie PD da Renzi e compensato con la presidenza del PD da cui si era poi, ovviamente, dimesso una ventina di giorni fa, chiedesse prudentemente di non esprimersi oggi con un voto per evitare un preoccupante precedente traumatico, e Civati, altro esponente sconfitto da Renzi, avesse espresso invece un giudizio negativo per quella che si stava prendendo come "decisione avventata e pericolosa". L'ex viceministro all'economia, Stefano Fassina, che si era stizzosamente e altrettanto ovviamente dimesso dal governo già da oltre un mese, dopo essere stato apostrofato da Renzi con un “Fassina, chi?”, ha fatto una piroetta per salire sul carro del vincitore e ha chiesto a Letta "un ultimo atto di generosità verso il partito", chiedendogli di fare un passo indietro dimettendosi, ovviamente. Gli esponenti lettiani presenti in direzione, però, hanno lasciato la sala per non partecipare al voto sul documento che ha sfiduciato il governo, di fatto dimettendosi da sfiduciatori. E poco dopo la conclusione delle votazioni, il presidente PD del governo Enrico Letta, ha annunciato che venerdì salirà al Colle per presentare, ovviamente, le proprie dimissioni al Capo della Stato Giorgio Napolitano. “montenovonostro”, che assiste sgomento a simili fuochi d’artificio politico, vorrebbe astenersi dal commentare i fatti altrui (“montenovonostro” infatti non è di destra né di sinistra e quindi vorrebbe stare alla larga da simili manovre di palazzo) senonchè un governo che cade non è un fatto altrui e sbaglia il PD a considerare la nascita e la morte di un governo come cosa sua, perché è comunque cosa di tutti e in modo particolare del Parlamento democraticamente eletto. E “montenovonostro” è sempre stato contro le dimissioni, perché sono la negazione di ogni principio democratico di rispetto della volontà del popolo elettore. Questo vale sia in paese (come è successo un anno fa) quanto nel Paese, come succede oggi. E non vorrebbe sentir raccontare la favola incomprensibile di cappuccetto rosso che si fa lupo, incominciando la storia con un “C’era una volta un partito democratico cappuccetto rosso” perché, più che Partito Democratico, il PD rischia di sembrare davvero lupo Partito Dimissionatico.
da montenovonostro |