Da una nostra lettrice riceviamo una amara comunicazione sulla realtà dei prossimi pensionandi: "SALVE. LEGGENDO LE VARIE PROPOSTE DI LEGGE SULLE PENSIONI, MI ASSALE UN SENSO DI RABBIA QUANDO I CONTI SI VANNO A FARE INDISCRIMINATAMENTE SULLE PENSIONI DELLA POVERA GENTE. MA QUALE PERCENTUALE SI DEVE LASCIARE PER ANDARE IN PENSIONE SE GIA' LE SOMME CHE SI ANDRANNO A PERCEPIRE (in media 1100/1200mensili-LORDI) SONO GIA' UNA MISERIA? E PERCHE' QUESTI PACCHETTI CON L'USCITA CON 41/42 ANNI DI CONTRIBUTI NON VENGONO RISERVATE AI GIOVANI? PER COLORO CHE HANNO 35 ANNI DI CONTRIBUTI E 6O DI ETA' SIA LIBERO IL PENSIONAMENTO DA SUBITO. SE AVESSI SAPUTO CHE TUTTO ANDAVA A FINIRE COSI', AVREI STIPULATO UN'ASSICURAZIONE A SUO TEMPO! QUINDI, UNA PARTE DELLA POPOLAZIONE SI GODE LE BABY PENSIONI DA TRENT'ANNI (DI CUI AVRANNO APPROFITTATO I GIA' BENESTANTI) E UNA PARTE POPOLAZIONE DEVE PAGARE UN CONTRIBUTO PER USCIRE DOPO ANNI DI SACRIFICIO E CON UNA RIDOTTA ASPETTATIVA DI VITA... A ME NON STA BENE. E' UNA PRESA IN GIRO. PAGHI CHI HA SBAGLIATO O CHI HA UNA PENSIONE DI ALMENO 5000euro mensili. MA IO CHE STO PER ANDARE IN PENSIONE DOPO AVER MANGIATO POLVERE PER 35 ANNI (Mica 30) DEBBO FARE I CONTI CON L’INPS E CON L’EUROPA?????? COSA NE PENSI?”. Che cosa ne pensiamo? Che anche questo è uno degli assillanti problemi che crucciano gli italiani. A questo ci hanno ridotto le riforme riformate “alla Fornero”. Chissà che il nuovo governo non vi ponga rimedio?

da montenovonostro