Tagliamo un’altra fetta dalla torta dell’inopportuno comunicato stampa del 17 gennaio scorso sulla chiusura della RSA che ti sei fatti scrivere, Memè, da chi pensa di poter affermare impunemente tutto e il suo contrario. Come vedi non è così, perché le parole pesano e noi te le pesiamo tutte, tanto sono provocatorie quelle che ci sono scritte in quel comunicato. Anche quelle contenute nell’ultima frase, che dice: “Questo è il momento di impegni concreti a reale difesa degli interessi della comunità di Ostra Vetere e non di iniziative demagogiche che servono soltanto a creare polemiche sterili volte ad irrigidire i rapporti intrapresi con le autorità competenti piuttosto che alla risoluzione del problema”. E va bene, hai ragione. Meglio gli impegni concreti che le polemiche. Meglio risolvere il problema che litigare. Benissimo. Ma ci dici allora che cosa hai risolto tu dal 25 novembre in qua, dopo che venisti a Fabriano a difendere la RSA, e che cos’altro hai risolto soprattutto dal 17 gennaio in poi, quando con la provocazione di quel tuo comunicato ti sei messo a polemizzare con noi litigando? Se fosse tutto vero quello che ti sei fatto scrivere, avresti dovuto produrre impegni concreti e risolto il problema, no? L’hai fatto? Può darsi che a noi sia sfuggito qualcosa. Per questo torniamo a chiederti: che cosa hai fatto in tutti questi mesi? Dai, diccelo. Se hai fatto qualcosa di buono ti riconosceremo il merito. Lo sai che noi non abbiamo difficoltà a riconoscerti le cose buone, addirittura ringraziandoti se le fai, come quella volta che venisti a Fabriano a difendere la RSA. Se non ti sono bastati gli apprezzamenti e i ringraziamenti di allora perché ti sembrano pochi, non abbiamo difficoltà a ripeterli: hai fatto bene e ti ringraziamo ancora. Basta così? O dovremmo dirtelo ancora altre volte? Faccelo sapere e provvederemo a farti un altro bis. Ma con l’occasione facci sapere anche cos’altro hai fatto tu, dopo. Se hai fatto qualcosa di buono che a noi è sfuggito, stai tranquillo che ti ringrazieremo ancora. Ma, per carità, non tirare più in ballo i benefattori dell’Ospedale, come hai fatto il 17 gennaio con quel comunicato nel quale sta scritto che ti saresti impegnato a far riaprire “almeno i servizi essenziali nella struttura esistente, aperta e voluta anche a seguito di donazioni che a suo tempo permisero alla comunità ostraveterana di usufruire di importanti servizi”, citando quindi le donazioni dei benefattori defunti. Per carità, Memè, lascia stare almeno i morti. Lasciali riposare in pace. Si sono privati dei loro beni per donarli a noi montenovesi dotando l’Ospedale, proprio quel Civico Ospedale che i tuoi compagni hanno chiuso 25 anni fa. Quei benefattori morti hanno fatto il bene per l’Ospedale, non per la succedanea RSA, lo hanno fatto per “far guarire” i montenovesi, non per farci “venire a morire” mezz’altra provincia di malati terminali. Lascia stare i morti, Memè. Dentro il Civico Ospedale c’è ancora la lapide a ricordarli tutti per il tanto bene che hanno fatto, loro. Tu, invece, che bene stai facendo?

da montenovonostro