Ostra Vetere: Bruciante. Alle quote rosa mancano i voti del PD |
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Martedì 11 Marzo 2014 15:15 |
Le votazioni di questi giorni alla Camera sulla riforma della legge elettorale lascia uno sconfitto nell’emiciclo: è il buonsenso. Già il fatto stesso di aver spinto con autentico accanimento la discussione di un tema, quello elettorale, che sarà anche importante dal punto di vista istituzionale, ma che non porta un euro nelle tasche dei cittadini sempre più esausti da una tassazione senza fine, dimostra quanto la politica stia veleggiando nel mondo di propri sogni fatui, mentre lascia gli elettori nella morsa stringente, anzi stritolante, di una crisi disperata e senza speranze. Già questo solo fatto dimostra la sconfitta del buonsenso. Poi ci si aggiunge a
corollario la stupefacente svolta clamorosa delle cosiddette “quote rosa”, agitate un po’ da tutte le forze politiche, ma particolarmente dal PD. Ebbene, udite udite, alle quote rosa mancano proprio i voti del PD: “Bocciato anche emendamento 1.93 nel voto segreto. Mancano voti nostri. Lo dicono numeri". Lo twitta la deputata PD Sandra Zampa. Di fatto, sulla carta il PD può contare su 293 voti, mentre in nessuna delle tre votazioni quella quota è stata toccata neanche lontanamente. A scrutinio segreto, infatti, i voti a favore sono stati rispettivamente: 227, 214 e 253. Tre schiaffi alle quote rosa. Tre schiaffi assestati anche dal PD. Perché a non far passare i tre emendamenti alla Camera sono stati anche e soprattutto i voti democratici. Ne mancano almeno una sessantina. Deputati che, forti dello scrutinio segreto, hanno votato contro indicazioni di partito e bocciato, uno dopo l’altro, i tre emendamenti i a scrutinio segreto sulla legge elettorale per la rappresentanza delle donne. E si ripete il tiro al piccione che affossò i due candidati PD alla Presidenza della Repubblica. E c’è già chi lo considera il degno epilogo di un partito allo sbando, cui fa difetto quantomeno il buonsenso. Che ne pensano le donne?
da montenovonostro |