Come durante gli anni del “ventennio sfascista”, sono lenti a fare, ma rapidi a sfasciare. Dopo aver dormito mesi sonnolenti, d’improvviso dimostrano un irrefrenabile attivismo e una ne fanno, anche se cento ne pensano. E se le faranno tutte come l’ultima, c’è da tremare. La salute, il bene più caro dell’uomo e del quale non ci si accorge nemmeno fino a quando vacilla e viene a mancare, non preoccupa i politici più di quanto preoccupino i bilanci che non quadrano mai. “montenovonostro”, allertato da un solerte lettore che ci ha mandato subito la copia della deliberazione della Giunta sulla definitiva cessazione della RSA (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/20950-ostra-vetere-un-lettore-scrive-per-sapere-se-la-giunta-puo-decidere-cosi-sulla-rsa), ha immediatamente posto la massima attenzione al problema, esprimendo tutta la sua preoccupazione (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/20965-ostra-vetere-coop-o-scoop-che-non-vale-una-rsa). Non aveva torto. Le più nere previsioni sono state tutte confermate dal repentino comunicato del Comune con l’intervista al Sindaco Luca Memè (http://www.ccpo.it/gazzetta-dj/comunicati/20967-ostra-vetere-progetti-casa-salute-e-centro-diurno). Adoperando il collaudato trentennale sinistro politichese, Il Sindaco parla del “Progetto di riordino e di ampliamento dei servizi territoriali socio-sanitari, che si concretizzerà nella realizzazione  della “Casa della Salute” e nel trasferimento ed ampliamento del Centro Diurno presso la struttura ex R.S.A.” che ha presentato nel “Comitato dei Sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale n. 8, lunedì 31 marzo, dove il progetto è stato approvato all’unanimità”. Ne sarebbe così scaturito il “percorso concertativo, sottoscritto lo scorso 1° aprile relativo al processo di riorganizzazione in campo sanitario e socio-sanitario” che prevederebbe la “presentazione dell’ipotesi progettuale al Tavolo Distrettuale programmato per il prossimo 22 aprile in base all’Accordo tra Giunta Regionale, Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale e Confederazioni Sindacali”. E via con paroloni del calibro di “riqualificazione”, “riorganizzazione”, “potenziamento”, “fattibilità”, “ricollocazione”, “ristrutturazione”, “connotati organizzativi”, “unitarietà di intervento”, “qualificazione dei servizi”, “condivisione degli obiettivi”, “progettazione integrata”, “raccordo istituzionale” e così via parolando. La realtà, però, è che nei locali dell’Ospedale ci verrà portato il Centro Diurno, con la conseguente impossibilità di poterci mai più far tornare la R.S.A. E anziché avere due servizi, come era fino a poco più di un anno fa, ne rimarrà uno solo. Altro che 2x1 prendi due e paghi uno: è proprio 1x2, prendi uno e paghi il doppio. Ma come? Non dicevano di aver portato via “provvisoriamente” la R.S.A. solo perché i locali erano fuori norma, in attesa di sistemarli? Se non erano più a norma per la R.S.A., quegli stessi locali sono forse invece a norma per il Centro Diurno? E’ ovvio che nel “Comitato dei Sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale n. 8, lunedì 31 marzo, il progetto è stato approvato all’unanimità”: ci mancherebbe altro che dicessero pure di no al progetto del Sindaco Memè che rinuncia spontaneamente e da solo a uno dei due costosi servizi in cambio di niente! “montenovonostro” non è d’accordo e dice al Sindaco Memè: fermati. Stai svendendo il paese a pezzi.

da montenovonostro