Ostra Vetere: Sulla definitiva chiusura della RSA è caccia alle responsabilità |
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Mercoledì 09 Aprile 2014 17:21 |
Il progetto per la "realizzazione della Casa della Salute e il trasferimento ed ampliamento del Centro Diurno" è al centro dell’attenzione in paese. Non sfugge a nessuno la carica dirompente di simile iniziativa che avrà la conseguenza immediata di provocare la definitiva cessazione della Residenza Sanitaria Assistita, finora ospitata nei locale del’ex Ospedale “Antonio Canova”. E’ difficile comprendere i motivi per i quali l’Amministrazione Comunale abbia deciso simile accelerazione alla pratica sospesa della RSA.
Finora era stato sempre detto che quella chiusura era solo “provvisoria”, in attesa della ristrutturazione dei locale. Adesso è chiaro che non ci sarà più posto per far tornare a funzionare quel servizio. Nel tentativo di stornare quella che per noi è la inequivoca responsabilità, registriamo la comunicazione di un nostro lettore, che così ci scrive: “Buon giorno, una ulteriore riflessione sulla chiusura della R.S.A. Leggo che si cerca a chi attribuire la responsabilita' di tale chiusura, secondo il mio parere non sono responsabili ne l'attuale amministrazione del Sindaco Meme', ne la passata amministrazione del Sindaco Bello, la Regione voleva chiudere la R.S.A. di Ostra Vetere e l’ha chiusa senza che i rispettivi sindaci potessero intervenire e neanche se tutti noi cittadini avessimo protestato non ci avrebbero ascoltati. Secondo me, bisogna chiedere alla Regione di sopperire alla chiusura con dei collegamenti supplementari verso le due R.S.A. aperte nei comuni limitrofi, Corinaldo, Ostra, per far si che sia persone anziane, sia famiglie senza un mezzo di trasporto, possano raggiungere queste due localita' per custodire, dare da mangiare o semplicemente fare una visita ai loro cari, in alternativa consorziarsi con i comuni limitrofi, Barbara, Serra de Conti, Castelleone di Suasa, e organizzare dei collegamenti con pulmini di proprieta' dei Comuni visto che gli autisti ci sono e fanno altri lavori non quelli per cui sono stati assunti”. Ma questa soluzione appare a “montenovonostro” come un gioco di rimessa e attende il parere di altri lettori. Perchè mai dovrebbero essere i nostri compaesani a sacrificarsi andando fuori. Vengano gli altri a trovarci. Ma occorrono gli attributi per opporsi ai disastri, non l'acquiescenza.
da montenovonostro |