Come dare torto a Stefano Rodotà, già onorevole PCI, poi della Sinistra Indipendente, poi PDS, quindi Garante per la protezione dei dati personali, e infine candidato alla Presidenza della Repubblica dal M5S e SEL. Un uomo sempre a sinistra e con un curriculum lunghissimo. Che adesso, al Festival di filosofia di Cagliari dove si parla di “conflitto dei valori; la bellezza creata e la bellezza dissipata”, afferma: “L’articolo 54 della Costituzione dice che tutti i cittadini devono rispettare le leggi, e questa può apparire un’ovvietà. Ma poi dice che chi riveste impieghi di funzione pubblica deve svolgerli con disciplina e onore. Non basta non violare le leggi. Quante volte da politici inquisiti ci siamo sentiti dire ‘ma dov’è il reato?’. Loro hanno un dovere in più e dove manchi disciplina e onore non si deve finire in galera, ma ci vogliono quanto meno le dimissioni e la restituzione del maltolto. O si rimettono in primo piano queste due parole ‘disciplina e onore’, oppure la reazione comune rimarrà di sconfitta e resa di fronte al malcostume”. “montenovonostro”, che non è certo di sinistra come Rodotà, ma nemmeno di destra, concorda tuttavia con le sue dichiarazioni e spera che concordino con esse anche politici e burocrati di ogni idea politica, anche quelli dei suoi partiti.

da montenovonostro